La tartaruga Cenere curata all'acquario di Cattolica: "Presto tornerà in mare"
La tartaruga Cenere in cura all'acquario di Cattolica. Protestano gli ambientalisti

Procedono i monitoraggi della tartaruga Cenere nell’ambito del progetto di riabilitazione in vasca profonda presso l’Acquario di Cattolica con il coordinamento del centro recupero Cestha
Come approvato dagli organi competenti, sono necessari monitoraggi veterinari intermedi in grado di certificare i progressi della riabilitazione della tartaruga e il suo status di stress. I primi parziali risultati sono in linea con le aspettative, ora si proseguirà con l’obiettivo di arrivare, nell’anno prossimo, al rilascio in natura di Cenere.
La profonda lesione da taglio nel carapace aveva penetrato la cavità toracica, infettando e compromettendo un polmone e leso la colonna vertebrale, lasciando l’animale paraparetico, cioè con un deficit alla capacità motoria delle pinne posteriori. Cenere dovrà recuperare la mobilità compromessa e imparare a nuotare con le sole pinne anteriori. A questo scopo, la maggior pressione dell’acqua nella vasca da 80.000 litri messa a disposizione dell’Acquario di Cattolica sta aiutando l’animale a mantenere l’assetto fisiologico, stimolando la muscolatura e la coordinazione del nuoto.
Dichiara Sara Segati, Responsabile scientifica del Cestha: “A tre mesi dall’inserimento di Cenere all’Acquario di Cattolica, i controlli veterinari ci confermano che i risultati sono ottimi. Cenere migliora di giorno in giorno sia a livello motorio, sia a livello di capacità di interazione con l’ambiente, molto prossimo a un ambiente naturale, che l’Acquario di Cattolica ci sta offrendo. La vasca dell’acquario risulta essere un ottimo compromesso in questa fase del processo riabilitativo in cui l’esemplare non può ancora essere rilasciato in natura”.
“Siamo molto ottimisti – conclude Segati, auspicando miglioramenti anche nei prossimi mesi – ogni passo in più ci avvicina al futuro ritorno in mare della nostra piccola Cenere”.