Altarimini

La verità dietro l’ombra delle notti romagnole | | La storia oscura e mai raccontata delle Veglie e del Mazzapegul

Scopri il Mazzapegul, il folletto dispettoso delle veglie romagnole: incubi, rituali assurdi e una tradizione ancora viva.

A cura di Redazione
30 giugno 2025 19:00
La verità dietro l’ombra delle notti romagnole | | La storia oscura e mai raccontata delle Veglie e del Mazzapegul - Immagine di fantasia
Immagine di fantasia
Condividi

Tra la campagna silenziosa e le antiche case coloniche della Romagna, si raccontano storie di vegghie notturne animate da una creatura leggendaria: il Mazzapegul. Custode del folklore romagnolo, questo folletto dispettoso ha influenzato la cultura di Rimini, Forlì, Cesena e oltre, lasciando un segno profondo nella tradizione locale.Leggenda del Mazzapegul e la veglia contadina

Durante le vegghie — quelle lunghe serate invernali in cui famiglie e cantastorie si radunavano intorno al focolare — si narrava del Mazzapegul, una creatura notturna altezza gnomo, con corpo peloso grigio e un berretto rosso. I contadini di Romagna temevano che simulasse un incubo: si dice che si posasse sul petto delle giovani, intrecciasse criniere dei cavalli e smarrisse oggetti, rimanendo estremamente legato al suo copricapo. Se qualcuno lo rimuoveva e lo gettava nel pozzo, la creatura diventava impotente e si dileguava tra paure e lamenti (dam indrì e’ mi britin!)

Antiche credenze e rituali di protezione

Secondo lo studio di Renato Cortesi e altri etnografi, il Mazzapegul deriva da antiche credenze romanico-latins, legate ai Lares custodi e simboli della terra. Le contadine raccontavano che per scacciarlo potevi:

  • Mangiare pane e formaggio mentre sei seduta sulla tazza,
  • Oppure gettare una manciata di riso sul davanzale: il folletto, ossessionato dal contarli, restava fino all'alba, permettendo ai dormienti di liberarsi dalla sua presenza.

Questi rituali stravaganti incentivavano l’unione familiare durante il freddo invernale e rafforzavano la memoria collettiva di un mondo magico e superstizioso.

Legame con la cultura locale

Il Mazzapegul è ancora oggi parte viva della cultura romagnola. A Forlì, Cesena e Rimini vengono organizzati eventi folclorici incentrati su di lui. A Ravenna, ha ispirato mostre e pubblicazioni che ne raccontano la leggenda. Inoltre, persino un birrificio di Civitella di Romagna ha dedicato al folletto una birra artigianale.

Curiosità

 Sapevi che nel dialetto romagnolo la parola "mazzapegul" è usata per indicare una persona ficcanaso o frana? Il folklore si è trasformato in scherzo quotidiano: “Non fare il mazzapegul”! 

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Altarimini sui social