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"La vita è superiore a qualunque istruzione": rimosso il generale Oresta dopo il discorso agli allievi carabinieri

Le sue parole sul benessere psicofisico e la salute mentale avrebbero portato alla sua rimozione

A cura di Redazione
02 luglio 2025 19:30
"La vita è superiore a qualunque istruzione": rimosso il generale Oresta dopo il discorso agli allievi carabinieri -
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Sarebbero bastate poche frasi, pronunciate durante il discorso di commiato agli allievi del 12° corso della Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze, a costare il comando al generale Pietro Oresta. "Sappiate che è impossibile che vi venga chiesto qualcosa che non si possa fare e ricordatevi, come peraltro detto a una cerimonia, che il vostro benessere, e quello dei vostri familiari, la nostra vita è superiore a qualunque istruzione o procedura", ha detto ai giovani carabinieri il 28 giugno scorso. E sempre sul valore della vita umana: "Aiutare un anziano ad attraversare la strada ha più impatto di trovare 300 tonnellate di cocaina e arrestare 20 persone". Tre giorni dopo, è stato rimosso dal suo incarico.

Parole che, secondo quanto trapela, non sarebbero state ben accolte ai vertici del Comando generale dell’Arma. Nessuna comunicazione ufficiale è giunta finora, ma la coincidenza tra il discorso e la revoca dell’incarico ha sollevato dubbi e reazioni. Oresta, insediatosi alla Scuola nel 2023, si era trovato a gestire anche la tragedia del suicidio di una giovane allieva, avvenuta lo stesso anno.

Il Comando generale non ha commentato il caso, né ha indicato un successore. Tra le prese di posizione pubblica, quella del sindacato dei carabinieri Unarma. Il segretario generale Antonio Nicolosi ha criticato duramente la rimozione: “Una frase sul benessere psicofisico dei militari è oggi considerata forse troppo pericolosa? Quando un generale parla come un padre, scatta la reazione: via. Si vuole forse solo un comandante che parli di ‘sacrificio’ e ‘dovere’, ma non del cuore dei suoi uomini?”.

Unarma ha anche puntato il dito contro una visione “rigida e autoritaria” della gerarchia militare, accusando i vertici di volere “ufficiali-soldatino” e affermando che chi prova a cambiare le cose dall’interno “viene allontanato”.

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