Le piazze storiche di Rimini: salotti millenari che celano misteri, rivolte e sorprese mai raccontate prima

Le piazze storiche di Rimini, tra potere, rivolte e segreti nascosti, raccontano secoli di vita cittadina e sorprendono ancora oggi.

A cura di Redazione
20 settembre 2025 18:00
Le piazze storiche di Rimini: salotti millenari che celano misteri, rivolte e sorprese mai raccontate prima - Foto: Anidaat/Wikipedia
Foto: Anidaat/Wikipedia
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Ogni città ha un cuore pulsante, ma a Rimini questo cuore batte in più luoghi: le piazze storiche, veri e propri palcoscenici dove per secoli si sono intrecciati commercio, potere, cultura e rivoluzioni. Piazza Cavour e Piazza Tre Martiri non sono soltanto spazi urbani, ma scenari che raccontano l’intera identità della città, tra fasti medievali, dominazioni rinascimentali e il peso delle guerre. Eppure, dietro la bellezza evidente, custodiscono dettagli poco noti che continuano a sorprendere anche chi le attraversa ogni giorno.

Piazza Cavour: il salotto medievale tra giustizia e potere

Considerata la piazza medievale per eccellenza, Piazza Cavour fu per secoli il centro politico e amministrativo della città. Qui si affacciano il Palazzo dell’Arengo, il Palazzo del Podestà e il Palazzo Garampi, oggi sede del Comune: un trittico che rievoca i secoli in cui Rimini era retta dai podestà e dalle magistrature cittadine.

Al centro si erge la celebre Fontana della Pigna, monumento del 1543 che divenne il simbolo della città e persino il soggetto di studi da parte di Leonardo da Vinci, affascinato dal suo ingegnoso sistema idraulico. Ma c’è di più: proprio qui si svolgevano mercati, assemblee popolari e persino le esecuzioni pubbliche, segni tangibili di un passato in cui la piazza non era solo un luogo di incontro, ma anche di giustizia e terrore.

La piazza ha visto sfilare carri di cavalieri, giudizi solenni e, in tempi moderni, anche cortei e manifestazioni politiche. In poche città italiane si respira una stratificazione così evidente di storia civile e sociale.

Piazza Tre Martiri: crocevia di epoche e rivoluzioni

Se Piazza Cavour rappresenta il Medioevo, Piazza Tre Martiri incarna la Rimini rinascimentale e moderna. Un tempo chiamata “Piazza delle Erbe” per via del mercato che vi si teneva, oggi porta il nome dei tre giovani partigiani riminesi impiccati dai nazisti nel 1944: un ricordo inciso per sempre nella memoria della città.

Al suo centro si erge la statua di Giulio Cesare, che secondo la tradizione qui arringò le truppe dopo aver attraversato il Rubicone, dando inizio a una delle campagne più celebri della storia romana. Intorno, spiccano la Torre dell’Orologio del 1547, con il suo meccanismo astronomico, e la Chiesa di San Francesco Saverio, conosciuta come il Tempietto dei Caduti.

Questa piazza è sempre stata crocevia di commercianti, soldati, religiosi e cittadini comuni. Nel corso dei secoli è stata scenario di rivolte popolari, fiere, celebrazioni e, nell’Ottocento, persino di spettacoli improvvisati che animavano la vita urbana. Una piazza che, ancora oggi, racchiude nel selciato e nei palazzi che la circondano la somma di tutte le epoche di Rimini.

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