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Liceo Serpieri, la Cisl non ci sta: "Narrazioni esasperate contro la scuola"

Caso Liceo Serpieri: il sindacato mette nel mirino le proteste, sottolineando che parte delle famiglie e del personale si siano dissociate dalle stesse

A cura di Redazione
30 maggio 2025 14:57
Liceo Serpieri, la Cisl non ci sta: "Narrazioni esasperate contro la scuola" - Liceo Serpieri di Rimini
Liceo Serpieri di Rimini
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Da mesi il Liceo Serpieri di Rimini è al centro di un acceso dibattito pubblico. Oggi in una nota la Cisl Scuola invita a un confronto equo tra le parti, citando la posizione di "una parte del personale scolastico e di alcune famiglie" che hanno firmato una dichiarazione di dissociazione "dalle proteste e dalla rivendicazione di verità sulla situazione interna alla scuola". 

La Cisl evidenzia che ci siano famiglie di studenti e docenti che non si riconoscono "nelle proteste pubbliche"e soprattutto "nelle narrazioni esasperate che hanno finito per oscurare la complessità della realtà interna della scuola".

Per la Cisl le proteste hanno portato a rappresentazioni mediatiche"unilaterali"verso la dirigente scolastica e questa situazione ha generato "un clima lavorativo teso, una frattura interna e un danno d’immagine per la scuola, vissuto con crescente preoccupazione e silenzioso disagio da gran parte della comunità scolastica".

La Cisl ritiene essenziale"garantire ambienti scolastici sicuri e sereni, sia dal punto di vista fisico che psicologico". Ma la sicurezza passa anche "attraverso il rispetto della verità, delle procedure e delle persone". 

Le azioni e i messaggi diffusi all’esterno dell’Istituto, hanno denunciato i firmatari delle lettere, sono apparsi "per chi vive quotidianamente la scuola, parziali, esagerati e dannosi per il clima interno e per l’immagine dell’intera comunità scolastica".

Il risultato è "una profonda frattura tra chi ha scelto forme di protesta visibili e chi, pur vivendo la difficoltà, ha continuato a lavorare in silenzio, mettendo al primo posto gli studenti e la tutela della scuola. A questi lavoratori va il riconoscimento: hanno mantenuto salda la barra dell’equilibrio, garantendo ogni giorno la continuità didattica e la serenità degli alunni, lontano dai riflettori e dalle dinamiche conflittuali".

La Cisl si auspicava un confronto "su binari rispettosi e costruttivi". Ma ciò non è avvenuto e "le ripetute manifestazioni e gli articoli di stampa sembrano aver finito per dividere anziché unire, e per colpire la scuola nel suo insieme più che contribuire a risolvere eventuali criticità".

L'auspicio del sindacato è una risoluzione rapida della situazione nel rispetto di tutte le parti coinvolte. 

"Il compito del sindacato non è schierarsi in fazioni, ma tutelare le persone, garantire legalità, equilibrio e verità, e costruire insieme soluzioni che salvaguardino il bene più importante: la scuola pubblica e chi ogni giorno la rende viva e credibile", evidenzia la Cisl che continuerà a vigilare sulla vicenda con attenzione.

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