Liceo Serpieri, la Cisl non ci sta: "Narrazioni esasperate contro la scuola"
Caso Liceo Serpieri: il sindacato mette nel mirino le proteste, sottolineando che parte delle famiglie e del personale si siano dissociate dalle stesse

Da mesi il Liceo Serpieri di Rimini è al centro di un acceso dibattito pubblico. Oggi in una nota la Cisl Scuola invita a un confronto equo tra le parti, citando la posizione di "una parte del personale scolastico e di alcune famiglie" che hanno firmato una dichiarazione di dissociazione "dalle proteste e dalla rivendicazione di verità sulla situazione interna alla scuola".
La Cisl evidenzia che ci siano famiglie di studenti e docenti che non si riconoscono "nelle proteste pubbliche" e soprattutto "nelle narrazioni esasperate che hanno finito per oscurare la complessità della realtà interna della scuola".
Per la Cisl le proteste hanno portato a rappresentazioni mediatiche "unilaterali" verso la dirigente scolastica e questa situazione ha generato "un clima lavorativo teso, una frattura interna e un danno d’immagine per la scuola, vissuto con crescente preoccupazione e silenzioso disagio da gran parte della comunità scolastica".
La Cisl ritiene essenziale "garantire ambienti scolastici sicuri e sereni, sia dal punto di vista fisico che psicologico". Ma la sicurezza passa anche "attraverso il rispetto della verità, delle procedure e delle persone".
Le azioni e i messaggi diffusi all’esterno dell’Istituto, hanno denunciato i firmatari delle lettere, sono apparsi "per chi vive quotidianamente la scuola, parziali, esagerati e dannosi per il clima interno e per l’immagine dell’intera comunità scolastica".
Il risultato è "una profonda frattura tra chi ha scelto forme di protesta visibili e chi, pur vivendo la difficoltà, ha continuato a lavorare in silenzio, mettendo al primo posto gli studenti e la tutela della scuola. A questi lavoratori va il riconoscimento: hanno mantenuto salda la barra dell’equilibrio, garantendo ogni giorno la continuità didattica e la serenità degli alunni, lontano dai riflettori e dalle dinamiche conflittuali".
La Cisl si auspicava un confronto "su binari rispettosi e costruttivi". Ma ciò non è avvenuto e "le ripetute manifestazioni e gli articoli di stampa sembrano aver finito per dividere anziché unire, e per colpire la scuola nel suo insieme più che contribuire a risolvere eventuali criticità".
L'auspicio del sindacato è una risoluzione rapida della situazione nel rispetto di tutte le parti coinvolte.
"Il compito del sindacato non è schierarsi in fazioni, ma tutelare le persone, garantire legalità, equilibrio e verità, e costruire insieme soluzioni che salvaguardino il bene più importante: la scuola pubblica e chi ogni giorno la rende viva e credibile", evidenzia la Cisl che continuerà a vigilare sulla vicenda con attenzione.