Lite al cantiere, colpisce con un calcio ai testicoli il committente. Assolto
Lite al cantiere, processato e assolto il titolare di una ditta edile

La lite al cantiere era degenerata, secondo la ricostruzione delle parti, in una colluttazione. Il titolare di una ditta edile, un riminese di 54 anni, si è ritrovato a processo per lesioni per un calcio, sferrato con il tacco del piede, alle parti basse di un 71enne, il padre della committente del cantiere.
Il procedimento penale davanti al giudice di pace, per la vicenda avvenuta nel settembre 2016, si è concluso con l’assoluzione per insufficienza di prove: il 54enne era difeso dall’avvocato Alvaro Rinaldi.
Lite al cantiere nata da precedenti dissapori
Il 54enne, con la propria ditta edile, era stato incaricato di effettuare i lavori di ristrutturazione della casa della figlia del 71enne. Erano però sorti dissapori tra le parti, per disaccordo sui pagamenti e anche sull’esecuzione dei lavori. Quando l’imputato si presentò per smontare le impalcature e chiudere di fatto il rapporto con il committente, trovò la famiglia e in quell’occasione ci fu l’episodio contestato: il 54enne, dando le spalle al 71enne, lo colpì con un colpo di tacco nei testicoli. La prognosi del pronto soccorso fu breve, 3 giorni, ma l’uomo lamentò di aver sentito dolore per diverso tempo.
Il titolare della ditta edile lamentò a sua volta di essere stato aggredito, presentando un referto medico con prognosi di 5 giorni. Si ritrovò comunque una denuncia che portò al rinvio a giudizio per lesioni.