Lite tra ex coinquilini per affitti non pagati: a processo dopo le minacce, assolto in appello

Lite tra ex coinquilini: 50enne è stato assolto in appello dopo la condanna in primo grado per estorsione

A cura di Redazione
14 aprile 2025 10:50
Lite tra ex coinquilini per affitti non pagati: a processo dopo le minacce, assolto in appello -
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Un 50enne dominicano, difeso dall’avvocato Enrico Graziosi, è stato assolto in appello, dopo essere stato condannato in primo grado nel 2018, per estorsione, a 2 anni e 2 mesi.

I fatti risalgono a più di 10 anni fa: il 50enne all’epoca viveva in affitto in un appartamento di Ravenna assieme a un quarantenne di Parma, al quale era legato da una pregressa conoscenza. Come da accordi contrattuali, dovevano spartirsi le spese, invece l’italiano sparì lasciando un debito di oltre 3000 euro.

Nel novembre 2013 i due si incontrarono casualmente a Rimini, in una gelateria: secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, il 50enne, spalleggiato da alcuni connazionali, aggredì verbalmente l’ex coinquilino, minacciando di spezzargli le gambe se non avesse ottemperato al suo debito. Uno dei connazionali dell’imputato, per rafforzare quanto detto dall’amico, tagliò tutti e quattro gli pneumatici della vettura del 40enne.

A quel punto quest’ultimo chiamò i Carabinieri, raccontando l’accaduto. Il 50enne fu indagato e quindi processato. La difesa rimarcò che le condotte dell’imputato dovessero configurare non un’estorsione, ma il reato di cui all’art.393 del codice penale: l’esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone. Reato perseguibile solo con la querela della persona offesa, che all’epoca scelse appunto di non presentare denuncia. La corte d’appello ha accolto le istanze dell’avvocato Graziosi, ha riqualificato il reato e a quel punto ha disposto l’improcedibilità nei confronti dell’imputato.

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