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Lo sfogo di una mamma di Bellariva: "Ubriachi che vomitano, bivacchi sulle panchine, donne che sputano"

Duro attacco all'amministrazione comunale di Rimini: "Nostre richieste senza mai un riscontro"

A cura di Redazione
01 luglio 2025 14:32
Lo sfogo di una mamma di Bellariva: "Ubriachi che vomitano, bivacchi sulle panchine, donne che sputano" -
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Ha accompagnato la lettera sfogo con l'immagine di una ragazza sdraiata su una panchina, con un seno che fuoriesce dalla canottiera. Una mamma di tre bambini, che abita in zona mare a Bellariva, si fa portavoce della protesta di molti residenti, che lamentano una situazione di degrado divenuta insostenibile tra "mancanza di pudore, di senso civico, di tranquillità e di pulizia" e che rende impossibile "passeggiare liberamente senza incappare in scene di ordinaria follia".La sua missiva è un'accusa all'amministrazione comunale, che viene accusata di non far nulla per arrestare il degrado.

La lettera, nella sua prima parte, pone i fari sulla situazione di piazzale Gondar:"Le famiglie al mattino vedono senzatetto e nordafricani ubriachi che vomitano contro gli alberi, all'ora di pranzo sbandati che urlano e gesticolano, al pomeriggio iniziano anche le donne  ubriache in mezzo alla strada, urlando e sputando, perché evidentemente il pusher nordafricano di turno le ha dato della roba non proprio buona". E poi, l'autrice della lettera sfogo torna sulle persone che bivaccano sulle panchine, togliendo spazio a qualche anziano. Panchine che diventano "veri e propri letti per coloro che la vita sembrerebbe avergli girato le spalle ma anche insegnato poco l'educazione". 

Di sera la situazione diventa ancora più critica: "Io ho smesso da 5 anni di fare una passeggiata serale, che farei molto volentieri per rilassarmi dalle pesanti giornate di lavoro, per godere di qualche momento con la famiglia, per liberare la mente e alleggerirmi dei momenti di sconforto che spesso una mamma deve affrontare soprattutto quando i figli si ammalano". Di notte si segnalano"urla, schiamazzi, bottiglie di birra rotte, litigi tra gruppi di nordafricano e spaccio". 

La cittadina riconosce il valore del nuovo Parco del Mare, ma evidenzia: "Sarebbe bello anche poter vedere le strade ripulite da quello che occhi di famiglie con bambini, di turisti ma soprattutto di quei pochi commercianti riminesi che ancora reggono con le loro attività, per riuscire a campare devono vedere ogni santo giorno".  E si domanda come Rimini possa tornare, nella sua zona mare, almeno quella di dieci anni fa. 

"So per certo - scrive la madre delusa dall'imperante degrado - che sono state scritte mail e pec indirizzate al sindaco a riguardo, ma sono rimaste senza un riscontro. Le forze dell'ordine che vengono chiamate regolarmente non sanno più cosa rispondere, intervengono, ma per dovere, perché alla fine il cittadino purtroppo non viene tutelato e salvaguardato da personaggi particolarmente esuberanti".

I cittadini di periferia si sentono abbandonati: "Non esiste solo la bella Rimini di Marina centro con i suoi negozi, le sue luci, i suoi locali. Esistono anche le frazioni, che meritano di essere vissute in modo migliore e perché no, con attività che possano dare un po' di lavoro che non siano kebab, market senza senso".

"Chiedo scusa per questo sfogo - conclude - ma veramente credo che anche noi meritiamo un po' di rispetto per gli occhi e per la nostra serenità. Mi spiace solo una cosa, molte sono le lamentele, le critiche, tanta la rabbia di chi vive tutto questo, però nel momento in cui si potrebbe cambiare la storia, non lo si fa".

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