L’opera straordinaria e poco conosciuta sul Savio che ha resistito a guerre e alluvioni
Il Ponte Vecchio di Cesena, sopravvissuto a guerre e alluvioni, nasconde segreti ingegneristici che stupiscono ancora oggi.

Il Ponte Vecchio di Cesena, che attraversa il fiume Savio a pochi passi dal centro storico, non è un semplice collegamento tra due sponde: è il cuore pulsante di secoli di vicende, capace di sopravvivere a guerre, bombardamenti e persino alle violente piene del fiume. Un’opera di ingegneria che racconta più di quanto sembri e che ancora oggi cela dettagli poco conosciuti agli stessi cesenati.
Dall’epoca romana alla signoria Malatestiana
Il primo ponte sul Savio risale probabilmente all’epoca romana, quando Cesena, fondata come colonia nel II secolo a.C., aveva bisogno di un collegamento stabile lungo la via Emilia. Quel tracciato strategico rese la città un punto di passaggio obbligato e il ponte un’infrastruttura vitale. Con il tempo, la struttura originaria subì rifacimenti e trasformazioni, ma l’area restò sempre lo snodo principale tra le due rive.
Nel Medioevo e soprattutto sotto la signoria dei Malatesta, il ponte venne consolidato e ampliato. Le sue arcate in laterizio, robuste e possenti, divennero simbolo dell’ingegno costruttivo romagnolo. Nonostante le piene del Savio, che nei secoli hanno distrutto case e terreni circostanti, il Ponte Vecchio rimase in piedi, testimoniando la capacità degli architetti di combinare eleganza e resistenza.
Il Novecento tra bombardamenti e ricostruzione
La Seconda guerra mondiale fu un banco di prova drammatico. Cesena, attraversata dalla linea Gotica, fu pesantemente bombardata e il ponte venne danneggiato. Sembrava destinato a sparire, ma nel dopoguerra la città decise di ricostruirlo mattone dopo mattone, restituendogli la forma che oggi possiamo ammirare. Ancora oggi, passeggiando lungo le sue arcate, si percepisce la forza silenziosa di un monumento che non ha mai ceduto alle avversità.
Oggi il Ponte Vecchio non è solo una struttura viaria: è uno dei simboli identitari di Cesena, punto panoramico suggestivo da cui osservare il Savio e legame fisico tra la città storica e i quartieri più moderni.