Lupi, Nicola Marcello: "Son stato il primo a intervenire sull'emergenza, altroché allarmismo"

"Con atti in Regione e incontri con il Ministero, misure concrete per allevatori e cittadini"

A cura di Riccardo Giannini Redazione
05 dicembre 2025 15:19
Lupi, Nicola Marcello: "Son stato il primo a intervenire sull'emergenza, altroché allarmismo" - Nicola Marcello
Nicola Marcello
Condividi

“Per mesi ci hanno accusato di esagerare, di creare allarmismi, di voler criminalizzare’ il lupo o di fare propaganda politica. Oggi i fatti ci danno ragione”. Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Nicola Marcello, commenta le recenti novità legislative e amministrative sulla gestione del lupo in Emilia-Romagna.

Il 6 novembre 2025, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha modificato il Dpr 357/1997, spostando il lupo dagli allegati delle specie rigorosamente protette a quelle protette, autorizzando prelievi fino a 15 esemplari nella regione. “Una decisione che riconosce finalmente l’esigenza di strumenti più flessibili per la gestione della specie, superando una visione ideologica che non teneva conto della realtà dei territori”, spiega Marcello.

Il consigliere sottolinea l’importanza del “Piano d’azione del lupo”, datato 2002 e mai completato dai governi precedenti, ora al 75% del percorso legislativo. Il piano conterrà indicazioni precise sul numero massimo di lupi prelevabili per ogni Regione nel 2026 e seguirà le linee guida scientifiche dell’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Marcello ricorda come l’Ispra, dopo anni, abbia pubblicato nel dicembre 2024 una circolare aggiornata sulla gestione dei lupi urbani e confidenti, presentata alle Regioni il 18 febbraio 2025, che stabilisce ruoli, responsabilità e tecniche operative, dal monitoraggio continuo all’abbattimento selettivo con il minimo stress per gli animali.

Marcello evidenzia il lavoro svolto in Regione Emilia-Romagna: “Sono stato il primo a intervenire sull’emergenza lupi nel nostro territorio, depositando tre atti, interrogazioni del 13 agosto e del 21 novembre 2025 e una risoluzione il 18 settembre 2025, chiedendo monitoraggi seri, controlli mirati, risarcimenti adeguati e strumenti di gestione attiva, fino ai prelievi selettivi. Mi sono anche recato al Ministero insieme alla senatrice Spinelli per aggiornarmi sugli adeguamenti normativi”.

Il consigliere ricorda inoltre come siano già stati effettuati interventi mirati in località come Corpolò, Sant’Ermete e Santa Cristina, seguendo l’iter autorizzativo previsto da Ispra. “I fatti smentiscono clamorosamente le dichiarazioni del Pd: i territori soffrono, gli allevatori non possono più aspettare, e finalmente il Governo, insieme all’Europa, riconosce ciò che denunciamo da tempo”, aggiunge.

Marcello conclude con un messaggio chiaro: “Noi di Fratelli d’Italia continueremo a lavorare, in Regione e a Roma, per tutelare chi alleva, chi produce e i cittadini che ormai vivono il lupo vicino a casa. La sicurezza dei territori e delle comunità viene prima di tutto. In zone come Corpolò, che mi ha adottato da ormai trent’anni, i cittadini vivono nel timore quotidiano del Canis Lupus: la politica deve dare risposte concrete, non ideologiche.”

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail