"Lupo intoccabile? Non è vero, anche il sindaco può fare qualcosa": associazione chiede interventi

L’Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente e della Vita Rurali interviene con toni duri nel dibattito relativo alla gestione del lupo

A cura di Riccardo Giannini Redazione
20 novembre 2025 11:45
"Lupo intoccabile? Non è vero, anche il sindaco può fare qualcosa": associazione chiede interventi - Lupo (Foto repertorio)
Lupo (Foto repertorio)
Condividi

L’Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente e della Vita Rurali interviene con toni duri nel dibattito relativo alla gestione del lupo in Italia e, in particolare, nel Riminese. Nel suo comunicato, l’associazione contesta le recenti dichiarazioni di Giampiero Semeraro, dello Sportello Lupo Rimini, che il 12 novembre ha affermato pubblicamente che "al momento il lupo sia intoccabile" e che "allo stato attuale si possa solo prevenire".

Secondo l'associazione, tali affermazioni sarebbero "totalmente false", perché, sostiene l’associazione, la normativa europea e italiana prevede già da anni specifiche deroghe che consentono l’abbattimento dei lupi ritenuti problematici o pericolosi.

L’associazione cita la Direttiva Habitat (92/43/CEE), che all’articolo 16 contempla le deroghe al regime di protezione, e il D.P.R. 357/1997, che attribuisce al Ministero dell’Ambiente, sentiti Ministero dell’Agricoltura e Ispra, la facoltà di autorizzarle. Le deroghe riguardano, tra l’altro: la prevenzione di gravi danni alle colture e agli allevamenti; la sicurezza pubblica; motivi di rilevante interesse pubblico.

L'associazione afferma inoltre che in diversi paesi europei, come Francia, Svezia, Svizzera e Finlandia, l’abbattimento controllato del lupo è già praticato, mentre in Italia l’applicazione della normativa sarebbe "di fatto bloccata" da opposizioni politiche e ambientaliste.

L’associazione cita anche stime Ispra secondo cui, nei casi previsti dalla legge, in Italia sarebbero abbattibili 98–163 esemplari, di cui 9–15 in Emilia-Romagna.

Un’altra parte del comunicato riguarda il presidente della Provincia e sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, a cui l’associazione ricorda i suoi obblighi in materia di tutela della sicurezza pubblica. Secondo l'associazione, il sindaco avrebbe anche la possibilità, nei casi urgenti e previa comunicazione al prefetto, di ordinare l’abbattimento di animali pericolosi. A sostegno della propria posizione, l’associazione cita il caso del sindaco di Westerveld, nei Paesi Bassi, che nel 2023 ordinò l'abbattimento di un lupo dopo l’aggressione a un agricoltore, provvedimento poi ritenuto legittimo dalla magistratura.

Il comunicato riporta inoltre la testimonianza di Stefano Albori, figlio dell’agricoltore novantenne Giorgio Albori, che ad agosto sarebbe stato inseguito da alcuni lupi davanti alla propria abitazione nel comune di Rimini. La famiglia denuncia danni ingenti agli animali da allevamento e teme ulteriori attacchi. Secondo l'associazione, il Comune non avrebbe contattato la famiglia dopo l’episodio.

L’associazione richiama infine alcune dichiarazioni attribuite a Ispra riguardo a casi di attacchi a persone in Italia negli ultimi anni, citando episodi documentati tra il 2017 e il 2024, incluso quello della spiaggia di Vasto nel 2023 e quello in un parco pubblico romano nel 2024. In conclusione alle istituzioni locali e nazionali viene chiesto di attivare le procedure previste dalla normativa europea per l’abbattimento dei lupi ritenuti pericolosi, sostenendo che la situazione richieda "interventi urgenti" a tutela della sicurezza delle persone.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail