Manifesti funebri contro unioni gay, in appello assolto Mirco Ottaviani
Manifesti funebri contro la prima unione civile gay celebrata in Comune a Cesena, Mirco Ottaviani assolto in appello grazie alla legge Cartabia
La Corte d’Appello di Bologna ha assolto, per improcedibilità dell’azione penale, l’ex leader di Forza Nuova Romagna, il riminese Mirco Ottaviani, oggi esponente del Movimento “La rete dei Patrioti”.
Ottaviani, difeso dagli avvocati Mario Giancaspro e Tommaso Golini, fu promotore dell’affissione di documenti funebri contro la prima unione civile tra due uomini, celebrata a Cesena. In primo grado fu condannato per diffamazione aggravata al pagamento di 1000 euro di multa e al risarcimento di 1500 euro ad Arcigay Rimini, costituitasi parte civile.
L’assoluzione di Ottaviani in appello è stata disposta in base alla recente legge Cartabia, essendo mancante la querela da parte dei due uomini di cui fu celebrata l’unione civile. Arcigay è stata condannata al pagamento delle spese legali.
In primo grado Ottaviani era già stato assolto dall’accusa di discriminazione di genere, reato ipotizzato dalla Procura in base all’applicazione della legge Mancino del 1993, che sanziona frasi, gesti e azioni finalizzati all’incitamento all’odio, alla violenza, alla discriminazione per motivi razziali, etici, religiosi. Un’applicazione estesa ad azioni di carattere omofobo, secondo la tesi dell’accusa in primo grado.
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