Meloni attacca, Brunetta revoca l’aumento degli stipendi dopo le polemiche

Dopo la bufera politica e le critiche della premier, Brunetta fa marcia indietro sull’aumento dei compensi al Cnel

A cura di Riccardo Giannini Redazione
08 novembre 2025 09:36
Meloni attacca, Brunetta revoca l’aumento degli stipendi dopo le polemiche - Renato Brunetta PH ANSA
Renato Brunetta PH ANSA
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Una scelta non condivisibile”. Con queste parole, Giorgia Meloni ha espresso tutta la sua irritazione per la decisione del Cnel di innalzare i compensi dei propri vertici, a partire dal presidente Renato Brunetta, dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato illegittimo il tetto dei 240 mila euro agli stipendi della Pubblica amministrazione.

La notizia ha innescato una vera e propria bufera politica. L’opposizione ha colto subito l’occasione per attaccare il governo, ma a sorprendere è stato anche il malumore all’interno della stessa maggioranza. Dalla Lega, infatti, sono arrivati commenti critici verso una decisione ritenuta “inopportuna” in un momento in cui i cittadini devono fare i conti con l’inflazione e la crisi del potere d’acquisto.

Secondo quanto emerso, il Cnel aveva deliberato un aumento dei compensi in seguito alla pronuncia della Consulta, portando lo stipendio del presidente Brunetta a 311 mila euro l’anno. Una decisione che, seppur formalmente legittima, ha sollevato un forte dibattito politico e mediatico.

Di fronte alle critiche e alle pressioni provenienti anche dal governo, lo stesso Brunetta ha poi annunciato un passo indietro. “Provvederò a revocare con effetto immediato la decisione assunta in Ufficio di Presidenza, relativa al recepimento”, ha dichiarato il presidente del Cnel, cercando così di placare la tempesta politica.

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