Mentre Vivevo: arte e teatro a Poggio Torriana per riflettere sui temi del terzo millennio
Mentre Vivevo, decima edizione per la rassegna teatrale di Poggio Torriana

Torna a Poggio Torriana, nella location della sala teatro del centro sociale, la rassegna di teatro e arti contemporanee “Mentre Vivevo”, a cura di Quotidianacom.
“Questo segmento di programmazione vuole affrontare attraverso il linguaggio dell’arte alcuni dei temi ormai divenuti centrali nello scenario del terzo millennio. Assistiamo inermi al protrarsi di guerre scellerate, all’incapacità dell’Europa di gestire le inevitabili diaspore, al dilagare dell’intolleranza nei confronti della diversità di genere, di religione, di pensiero; poi la spettacolarizzazione di sé attraverso gli illusori strumenti di esaltazione di massa rappresentati dai social”,spiegano i responsabili della rassegna.
“Si registra il divario ideologico tra uomini e donne della generazione Z, dove le giovani donne starebbero sviluppando orientamenti culturali e politici sempre più progressisti, mentre gli uomini si assesterebbero su posizioni conservatrici o addirittura di destra radicale. Così le donne saranno in larga parte le protagoniste di questa sezione di Mentre Vivevo, con quella capacità di affrontare con delicatezza, ironia, ma con estrema sincerità anche le tematiche più sensibili“, proseguono.
L’apertura della rassegna di domenica 13 ottobre sarà così dedicata alla Giornata della Salute mentale, ospite la regista e autrice Roberta Torre che presenterà il suo film “Mi fanno male i capelli”; a seguire l’incontro con laTorre eAndrea Laquidara, regista e assegnista di ricerca all’Università di Urbino, per un approfondimento sullo sguardo del cinema sulla salute mentale, spesso affrontataoffrendo prospettive profonde, empatiche e, in alcuni casi, controverse.
Domenica 27 ottobre vedrà protagonista Enoch Marrellachecon “Tecnicismi & baldoria” – esilarante pièce teatrale vincitrice del Premio “Dante Cappelletti” 2021 – evidenzia come la spettacolarizzazione sia la forma espressiva predominante non solo in campo artistico ma trasversalmente in tutte le relazioni umane. Secondo il filosofo francese Guy Debord “la società moderna si presenta come un’immensa accumulazione di spettacoli. Lo spettacolo è il rapporto sociale tra le persone mediato dalle immagini”.
Un altro segmento della produzione di Roberta Torre è in programma per domenica 10 novembrecon la proiezione di “Le favolose”, docu-fiction sul mondo trans. Succede spesso che in punto di morte le persone trans vengano private della loro identità. Le famiglie si vergognano, i funerali avvengono in gran segreto e sulle lapidi è inciso il nome che avevano prima della transizione vanificando con violenza tutto il percorso compiuto. Il film ha aperto le Giornate degli Autori a Venezia 2022.
Si lega al tema della salute mentale anche “Maria”, della compagnia triestina Hangar Teatri, progetto teatrale in programma domenica 17 novembre dedicato alla Giornata a contrasto della violenza sulle donne. “Maria” si ispira a uno dei dodici racconti raminghi di Garcia Marquez intitolato “Sono venuta solo per telefonare”, e racconta la storia surreale di una donna che per una sfortunata coincidenza si ritrova, suo malgrado, costretta in una clinica psichiatrica. Ambientato nella Spagna franchista, quel periodo storico in cui nel paese vigeva una dittatura militare, tradizionalista, conservatrice e clericale, ispirata al fascismo.
Tra magia e mito la proposta della compagnia forlivese Masque Teatrodi domenica 1 dicembrechepresenta con “Voodoo” un esempio di teatro ‘spirituale’. Uno spettacolo di grande spessore e profondità, una profondità portata con sapienza antica in superficie ed offerta al rito del teatro.
La natura è protagonista assoluta, insieme al corpo della performer Eleonora Sedioli. Attraverso l’alterazione indotta si tenta di essere catapultati nella verità del proprio essere. L’alterazione produce simulacri. A questi ci si affida per recuperare le forze necessarie ad imbastire la costruzione di un altro mondo nel quale sopravvivere. Paradossalmente in scena non è il corpo, che pure la occupa e ne segna i confini di spazio e di tempo della sua contingenza, ma piuttosto è l’anima, comunque la si intenda, che quel corpo custodisce.
Domenica 8 dicembre chiude la rassegna, in collaborazione con il Comune di Poggio Torriana e l’Associazione Gli amici del Mulino Sapignoli, la proiezione del film per famiglie e, a seguire, l’inaugurazione del Presepe.
Inizio spettacoliore 17.30
8 dicembreore 15.30