Migranti nudi, schiamazzi e ingiurie: esposto dei viserbesi in Procura contro centro accoglienza
L'avvocata Gorini: "Atteggiamenti violenti e minacciosi, problema intollerabile


Circa 250 residenti a Viserba, lo scorso 23 agosto, hanno sollecitato la Prefettura, la Questura, l’amministrazione comunale, con una comunicazione, a intervenire sulla situazione dell’ordine pubblico in via Palotta e zone circostanti, dove, a detta di residenti e commercianti, si verificano situazioni di criticità legate alla presenza di rifugiati e migranti in un hotel gestito da una Onlus.
Ora i residenti hanno incaricato l’avvocata Francesca Gorini di presentare un esposto in Procura, “manifestando le preoccupazioni relative alla sicurezza dei cittadini ed evidenziando esasperazione e le pessime condizioni alle quali sono costretti oramai a vivere i residenti della zona”, aggiungendo che i controlli e gli interventi richiesti non siano stati eseguiti, nonostante le sollecitazioni. L’esposto è stato presentato lo scorso 7 settembre.
Entrando nel merito, l’avvocata Gorini parla di “convivenza tra ospiti, residenti, commercianti e operatori turistici divenuta intollerabile”. La causa sarebbero “gli atteggiamenti violenti e minacciosi degli ospiti della struttura, che rappresentano un concreto pericolo per l’ordine pubblico, la sicurezza e il buon costume”.
“La presenza di queste persone, che con fare arrogante e denigratorio occupano il tempo a compiere soprusi e a disturbare il riposo con continui schiamazzi ad ogni ora del giorno e della notte, che insultano, che talvolta escono in strada completamente nudi, provoca disagio e paura anche tra coloro che passeggiano e tra gli avventori dei locali ubicati in zona e, se ripresi e invitati a tenere un comportamento decoroso, si scagliano senza paura contro i malcapitati, minacciandoli e ingiuriandoli, al punto che si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine in svariate occasioni, anche in seguito ad aggressioni avvenute ai danni di ragazzine residenti in zona“, racconta l’avvocata Gorini.
I residenti, i commercianti e gli operatori già in passato avevano espresso dubbi sull’opportunità di allestire un Centro di Accoglienza Straordinaria in un hotel in un’area turistica. “Sarebbe quanto meno necessario – evidenzia Gorini – tutelare la cittadinanza attraverso una continua attività di controllo del territorio e soprattutto con attività di accertamento relativo al rispetto delle norme igienico sanitarie e al rispetto della normativa relativa alla capacità abitativa delle strutture”.
I cittadini chiedono anche controlli sulla sussistenza dei requisiti richiesti dal bando emesso dalla Prefettura per l’idoneità dei Centri di Accoglienza Straordinaria: gli accertamenti ora competeranno alla Procura, a seguito dell’esposto depositato dall’avvocata Gorini.