Missili su Tel Aviv, raid su Teheran: oltre 400 morti in Iran, 14 vittime in Israele
Netanyahu: “Pagherete per ogni bambino ucciso”

L’escalation tra Israele e Iran si intensifica drammaticamente. Mentre Teheran lancia un massiccio attacco missilistico, l’aviazione israeliana risponde con violenti bombardamenti su obiettivi strategici iraniani. Il bilancio è pesante: in Iran si contano almeno 400 morti e 650 feriti, mentre in Israele le vittime sono 14 e circa 400 le persone rimaste ferite.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu si è recato a Bat Yam, località colpita duramente dove sei civili hanno perso la vita. “Pagherete per ogni donna e ogni bambino assassinato”, ha dichiarato con tono duro, promettendo vendetta.
Secondo fonti israeliane, sono stati uccisi il capo e il vice capo dell’intelligence iraniana, e sarebbe stato centrato anche un importante centro operativo del programma nucleare di Teheran. Tra gli obiettivi colpiti figura anche l’aeroporto di Mashhad, situato a oltre 2.000 chilometri dal territorio israeliano.
L’Iran, da parte sua, ha sferrato un colpo senza precedenti utilizzando il missile "Soleimani", capace di penetrare l’Iron Dome israeliano da oltre 1.200 chilometri. Inoltre, le autorità iraniane sostengono di aver arrestato due presunti agenti del Mossad, accusati di pianificare attentati esplosivi.
Sul piano internazionale, l’ex presidente americano Donald Trump spinge per una soluzione diplomatica rapida, ma non esclude un futuro coinvolgimento militare degli Stati Uniti. Ha inoltre espresso apertura all’ipotesi di un ruolo di mediazione da parte del leader russo Vladimir Putin. Secondo indiscrezioni, Trump avrebbe però bloccato un piano che prevedeva l’eliminazione della guida suprema iraniana Ali Khamenei.
Nel frattempo, Netanyahu ha smentito ufficialmente alcune delle ricostruzioni circolate nelle ultime ore, senza però fornire ulteriori dettagli.