Modalità innovative di trasporto pubblico: anche nel riminese la sperimentazione

Trasporto pubblico, 5.000 sperimentatori cercasi: parte il progetto di mobilità integrata in Emilia-Romagna

A cura di Redazione
02 luglio 2024 15:42
Modalità innovative di trasporto pubblico: anche nel riminese la sperimentazione - Un autobus della linea 160, foto di repertorio
Un autobus della linea 160, foto di repertorio
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L’Emilia-Romagna è una delle Regioni scelte dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la sperimentazione del progetto, legato al trasporto pubblico, ribattezzato Mobility as service for Italy, con un finanziamento di 2,3 milioni di euro nell’ambito del Pnrr.

Le risorse saranno utilizzate per sviluppare politiche di mobilità personalizzata e adeguare la dotazione tecnologica delle aziende di trasporto pubblico locale. Il progetto MaaS si basa sull’idea che i cittadini possano acquistare “pacchetti” di mobilità personalizzati, che consentano loro di usare qualunque mezzo possibile per raggiungere una destinazione, senza doversi curare della differenza tra operatori di trasporto.

Dal primo luglio è partita la sperimentazione del progetto attraverso cui sarà possibile pianificare, prenotare e pagare più servizi di trasporto, in base alle proprie esigenze, in un’unica esperienza di viaggio. La sperimentazione si concluderà il 31 dicembre 2024.

Le cittadine e i cittadini dell’Emilia-Romagna maggiorenni potranno avanzare la propria candidatura al link  entro il 15 luglio 2024.

Chi sarà selezionato riceverà l’invito a scaricare l’App per la sperimentazione.

In cambio otterrà un credito di 10 euro ogni mese fino a dicembre 2024, data di termine della sperimentazione, da spendere nei servizi regionali di trasporto (bus, treni e la sosta in oltre 20 Comuni). Unica condizione è quella di consumare ogni mese almeno 5 euro.

Lo sperimentatore dovrà compilare brevi questionari sul gradimento e sull’efficacia dei servizi e consentire l’utilizzo dei propri dati di viaggio ai fini di studi trasportistici.

Il fine è quello di ingaggiare 5.000 sperimentatori di cui 500 residenti in aree interne e 100 persone disabili.

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