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Montefiore Conca celebra la creatività femminile con uno spettacolo unico: La donna al centro

Il talk show-spettacolo "La donna al centro" ha emozionato il pubblico con momenti artistici e dibattito

A cura di Redazione
27 novembre 2024 14:17
Montefiore Conca celebra la creatività femminile con uno spettacolo unico: La donna al centro -
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È andata in scena domenica 24 novembre, nel Teatro Malatesta di Montefiore Conca, “La donna al centro, un talk show- spettacolo reso possibile grazie ai patrocini della Provincia di Rimini, Pari Opportunità di Rimini, Comune di Montefiore Conca, Geat per l’ulivo di scena ed infine al sostegno di Rivierabanca. Un ringraziamento speciale va alla Pro loco APS Montefiore Conca che ha saputo imbandire la Sala degli Archi con un servizio eccellente a base di prelibatezze locali.

Anche se era immaginabile, date le numerose prenotazioni giunte che hanno portato al riempimento della platea, a Montefiore questo spettacolo si è rivelato assoluto quanto inaspettato. La gente che ha assistito ne è uscita emozionata per aver vissuto, più che altro, un’esperienza.

È stata standing ovation da parte di chi, arrivato da varie zone della provincia e non solo: una rappresentanza di ospiti anche da San Marino. A dare valore aggiunto al tutto è stato sicuramente l’intervento del Prof. Paolo Pasini che, durante il Talk Show, ha incantato la platea con il suo intervento. A seguire, Miriam Paci del Centro Antiviolenza Chiama ChiAma.

L’obiettivo dello spettacolo/talk show è stato centrato: Roberta Pontrandolfo, da ottima padrona di casa, ci ha riportato indietro nel tempo attraverso la sua personale mostra videofotografica (nata grazie alla collaborazione tra lei e la docente/visual artist Giovanna Del Magno), in cui la donna, a partire dalle società arcaiche, fondava la propria ragion d’essere sulla parità e complementarietà dei generi, che non veniva messa in discussione né osteggiata in quanto naturale.

Nella mostra, corredata da scenografie molto coinvolgenti sempre a cura della regista, il suo nudo reso in movimento con tecnologia AI ha dato modo di far riflettere sulla differenza tra artistico e pornografico, volto più alla mercificazione del corpo femminile.

Roberta, insieme a Teresio Troll con le sue investigazioni artistiche, Arianna Piermarini, psicologa e criminologa, e Mauro Drudi, pittore e scrittore, sono riusciti a coinvolgere il pubblico attraverso dibattito e talk.

Un evento particolare in cui il Genius Loci provinciale, attraverso le Arti al femminile e in parte maschile, nel fondersi creativamente ha teso a simboleggiare la pace tra i generi.

La regista è partita dall’improvvisazione rapace di E. Morri, la cui scenografia alle sue spalle ha ricordato il film Avatar; musica delle Lympha Trio (V. Fabbri, A. Antimi e A. Di Iorio); danza di Tilt Rimini, a cura di Sonia Ferlini, coreografa.

Presente anche la pittura di Bell’Arte, in teatro come in plein air, insieme alle pittrici F. Bisulli, S. Cossu e C. D’Alessandro, coadiuvate dalla prof.ssa L. Merighi.

Come simbolo in rappresentanza delle nuove generazioni, le gemelline prodigio Twins Heart, Vittoria e Adele Spadini. Attraverso la loro esposizione di quadri e Barbie reinterpretate, hanno voluto rappresentare lo stop alla violenza. Un plauso va alla loro mamma Lucia Zuccarello, che le incoraggia a seguire la propria vocazione.

All’entrata del teatro, il pubblico ha trovato un totem dedicato a La Donna al Centro: Nanà. Nata da un’idea di Roberta Pontrandolfo, con messa in opera curata dalla pop artist Fabiola Cuccagna. La regista ha voluto simboleggiare la forza dell’unione tra donne creative e la Natura, elemento ricorrente in tutta la scenografia di scena.

Ancora valore aggiunto in teatro attraverso l’abito di scena della regista e le splendide creazioni sartoriali presenti sui manichini, curate da Monica Greppi: Angelina Couture.

Videomaker: Andrea Samuel Cacciola.
Fotografo di scena: A. Morri.
Dronista: F. Canini alias @GabbyFly.

Tecnico luci e suoni: Roberto Amalfitani.
Assistenza: Simona Mulazzani e Barbara Delbianco.

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