FOTO Sale la protesta dei residenti di via De André a Rimini, ostaggio della burocrazia da 10 anni

Ci sono ancora opere di urbanizzazione non completate, Bruno "A rischio la sicurezza dei bambini"

Il piazzale che dovrebbe essere asfaltato. NOTA: la foto risale al febbraio 2020

In via Fabrizio De André a Rimini ci sono un centinaio di famiglie ostaggio della burocrazia, in attesa da una decina di anni (praticamente da quando sono andate a vivere là) della conclusione dei lavori alle nuove palazzine di edilizia convenzionata gestite dal Comune ed erette da una cooperativa verucchiese che stenta, almeno stando le parole del portavoce, a dare risposte chiare. Ci spiega tutto Pierfrancesco Bruno, che vive in quella porzione residenziale da 8 anni.

«Da quando viviamo qui siamo in attesa del completamento delle opere di urbanizzazione che a suo tempo abbiamo pagato: si parla di asfaltatura dei parcheggi e realizzazione di un parco giochi e di verde pubblico. Ad oggi invece ci sono ancora interventi non completati, le transenne con il telo arancione, tombini scoperti, tutte situazioni di potenziale pericolo per i nostri figli». Di fronte alle numerose richieste di risposte, l’impresa avrebbe dichiarato di «non avere più la disponibilità economica per farlo e sembra che la fideiussione prevista per legge, che in un caso simile sempre di edilizia convenzionata a Padulli ha garantito al Comune di escutere i soldi per garantire il completamento dei lavori, sia stata contratta con una compagnia finanziaria in Lichtestein, e là rimane». Una situazione a cui i residenti non sono ancora riusciti a venire a capo e che sta generando numerosi disagi e disservizi.

«Oltre al pericolo che denunciamo pubblicamente è lo stato di degrado a preoccupare, che avanza progressivamente». Là davanti c’è il liceo Serpieri poi che da quando ha riaperto vede «docenti e studenti parcheggiare auto e motorini nel nostro piazzale, pieno di buche e di dislivelli», una situazione di pericolo che si estende quindi anche ai non residenti ma ai cittadini di tutti i giorni.

«Oggi diciamo basta», tuona Bruno, «Da adesso in poi saranno attuate forme di protesta attraverso tutti gli strumenti possibili. Di tutto questo il Comune di Rimini si è sempre disinteressato, lasciando i propri cittadini in balia di chi prima ha lucrato con la vendita degli appartamenti e poi ha lasciato le opere incompiute. Più volte abbiamo chiesto aiuto ad un politico di Viserba il quale, o per incapacità o per svogliatezza, non ha mosso un dito in nostro aiuto. C'è ne ricorderemo a primavera 2021». Ma Comune sembra avere le mani legate, in quanto trattandosi di perimetro ancora cantierato sarebbe impossibilitato a intervenire.

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