Nicolò Ronci e Mattia Ruggeri, da Rimini alla Nazionale di basket: "Insieme all'Europeo, che bello"

I due talenti del basket riminese si raccontano

A cura di Redazione
21 agosto 2025 15:23
Nicolò Ronci e Mattia Ruggeri, da Rimini alla Nazionale di basket: "Insieme all'Europeo, che bello" -
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Tra i protagonisti di un’estate da sogno per il basket giovanile italiano ci sono anche loro: Nicolò Ronci e Mattia Ruggeri, riminesi doc e compagni di viaggio nelle giovanili biancorosse. Cresciuti entrambi nel vivaio di Insegnare Basket Rimini, lo scorso anno hanno vestito la maglia dell’Under 17 Eccellenza Angels/Rbr, togliendosi pure la soddisfazione dell’esordio tra i senior: Nicolò in Serie C, Mattia in A2. Per i due amici e compagni, entrambi classe 2009, l’estate è stata ricca d’impegni: prima il raduno a Bassano del Grappa con la Nazionale Under 16, poi - a coronamento di una stagione da sogno - la convocazione per gli Europei di categoria a Tbilisi (Georgia), in cui l’Italia ha portato a casa il quarto posto conquistando anche la qualificazione ai Mondiali del prossimo anno. Per Mattia Ruggeri la canotta azzurra non è una novità: “Ero già stato all’Europeo l’anno scorso con i 2008, sotto età, quindi avevo avuto modo di conoscere quel tipo di competizione”, spiega l’ala. “Con i 2009 è stato diverso: più responsabilità, anche per il mio ruolo, e qualcosa di ancora più bello”. Le stesse emozioni, insomma, della prima volta. Prima volta, appunto, per Nicolò Ronci: “È stata un’esperienza bellissima sin dal primo giorno a Bassano: mi sono trovato subito benissimo con compagni e staff. Tutto mi sembrava nuovo ed emozionante”. A proposito di emozioni, Mattia non ha dubbi su quale sia stato il momento più indimenticabile: “La partita con la Francia: tutti davano loro per favoriti, invece alla fine abbiamo vinto con il canestro di Mario Machetti allo scadere. Alcuni compagni stavano quasi per piangere dall’emozione ancora prima dell’ultima sirena. È stata un’emozione fortissima”. Anche Nicolò porta con sé immagini indelebili: “Agli Europei ho affrontato giocatori di altissimo livello. Il prospetto più importante è sicuramente il francese Nathan Soliman: non mi sembrava vero trovarmelo davanti, dopo averlo visto solo in qualche video su TikTok, e invece mi è capitato anche di marcarlo!”. Che sia la prima o no, una convocazione in Azzurro è sempre un momento speciale da condividere con famiglia e amici: è stato così per Nicolò Ronci, che racconta la sua esperienza: “A Bassano siamo rimasti diciotto giorni e, dopo l’ultima amichevole con la Grecia, coach Mangone ha fatto una chiacchierata individuale con ciascuno di noi, comunicando chi sarebbe andato a Roma. Lì eravamo in quindici, ma solo all’ultimo giorno ha annunciato i dodici convocati per l’Europeo. Quando ho saputo la notizia ho subito chiamato mio padre: era sorpreso e felicissimo, tanto che ha prenotato immediatamente il volo per venire in Georgia”.

La convocazione è stata una sorpresa minore, ma pur sempre gradita, per Ruggeri: “Non la davo per scontata, anche se dopo l’Europeo dell’anno scorso il coach mi aveva fatto capire che mi avrebbe portato. Quando è arrivata l’ufficialità è stata una grande gioia: le prime persone che ho chiamato sono stati i miei genitori, in videochiamata, per mostrargli la maglia azzurra col mio nome”.

Nicolò e Mattia, compagni nelle giovanili, da IBR agli Angels/Rbr in Under 17 Eccellenza, e ora anche in Nazionale, in quella che è un’assoluta novità per il basket riminese. “Andare all’Europeo con Nicolò è stato molto bello”, spiega Ruggeri, “anche perché non mi era mai capitato di non essere da solo. Sono molto felice di quello che il nostro gruppo 2009 è diventato: ridiamo, scherziamo, parliamo di tutto, siamo un gruppo molto unito”. Ronci conferma: “In questo mese e mezzo ho legato molto non solo con Mattia ma anche con altri compagni provenienti da tutta Italia, a dimostrazione del fatto che si è creato davvero un bel gruppo”. Guardando al futuro, le idee sono chiare: per entrambi il mirino è puntato sui prossimi Mondiali, e su una canotta azzurra conquistata con l’impegno e che, ora, dev’essere mantenuta. L’obiettivo di Mattia è “migliorare sempre, sotto tutti gli aspetti: mentale, fisico e tecnico, in vista sia del Mondiale che di tutte le sfide future. Spero di arrivare al livello di competizione più alto che riuscirò a raggiungere”. Nicolò guarda ancora più avanti: “Per il futuro voglio fare il meglio possibile e guadagnarmi minuti nel mondo senior. L’obiettivo per questo inverno è restare nel giro della Nazionale e conquistare una nuova convocazione, mentre tra cinque anni mi piacerebbe fare un’esperienza fuori casa, magari anche in America. Spero di diventare sempre più protagonista nel mondo senior”. Crescendo, cestisticamente e umanamente, con l’obiettivo del professionismo, è naturale che nascano piccole scaramanzie o abitudini.Per Ronci, una passeggiata al lungomare in compagnia del padre è l’ideale “per evitare di stare tutta la mattina al telefono il giorno della partita”. Anche il pranzo è quasi sempre lo stesso, un piatto di pasta al ragù, e una volta entrato nello spogliatoio ed indossata la divisa, come scaramanzia, Nicolò si allaccia sempre prima la scarpa sinistra e poi la destra. Per Ruggeri non c’è scaramanzia, ma una costante fissa: “Prima della partita faccio sempre piccoli esercizi di attivazione: per me è il segnale che la partita è iniziata ed è il momento di entrare nel clima del match”.
Per entrambi, l’attaccamento alle radici è forte. Mattia lo racconta con orgoglio: “Mi sento molto fortunato a giocare in una società che mi dà tutto e soprattutto a giocare nella città che amo: per me è qualcosa di molto importante”.Nicolò aggiunge una riflessione sul suo percorso, che nasce fin da subito nelle giovanili biancorosse: “Sono partito da IBR, ora sono agli Angels e un giorno spero, perché no, di vestire la maglia della prima squadra. Sono riminese al 100% e sarebbe un orgoglio immenso”.

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