Niente stalking alla nuora di Pierina: il Gip archivia l’indagine su Valeria Bartolucci

Bartolucci era stata denunciata da Manuela Bianchi, ex amica, vicina di casa e nuora della vittima

A cura di Riccardo Giannini Redazione
14 novembre 2025 16:32
Niente stalking alla nuora di Pierina: il Gip archivia l’indagine su Valeria Bartolucci - Un fermo immagine di Valeria Bartolucci su Rete4
Un fermo immagine di Valeria Bartolucci su Rete4
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Il giudice per le indagini preliminari Raffaella Ceccarelli ha archiviato l’inchiesta per stalking a carico di Valeria Bartolucci, moglie di Louis Dassilva, attualmente imputato per l’omicidio di Pierina Paganelli, avvenuto nell’ottobre 2023 in via del Ciclamino a Rimini.

Bartolucci era stata denunciata da Manuela Bianchi, ex amica, vicina di casa e nuora della vittima, che l’aveva accusata di atti persecutori, minacce e diffamazione aggravata. Alla base del conflitto, la relazione extraconiugale che Bianchi avrebbe intrattenuto con Dassilva e che Bartolucci avrebbe scoperto solo dopo l’omicidio. Alcuni degli scontri tra le due donne erano avvenuti anche davanti alle telecamere di varie trasmissioni televisive.

La Procura aveva già chiesto l’archiviazione, ma dopo l’opposizione di Bianchi — assistita dall’avvocato Nunzia Barzan — il caso era approdato a un’udienza dedicata. Con il provvedimento depositato, il Gip ha sciolto la riserva e disposto l’archiviazione.

Secondo la giudice Ceccarelli, gli atteggiamenti mostrati da Bartolucci, pur “scomposti e plateali”, erano legati a una fase di “choc fisiologico” legato alla scoperta del tradimento e non trovavano riscontro in episodi successivi che potessero configurare una condotta persecutoria continuata.

Il Gip ha inoltre evidenziato come la vita della denunciante non avesse subito cambiamenti concreti a causa delle presunte minacce, sottolineando che Bianchi aveva continuato a vedere Dassilva “anche nel luogo medesimo dell’omicidio di Pierina”.

“Lo stalking è un reato serio: servono fatti ripetuti e idonei a cambiare la vita della vittima”

Nell’ordinanza, il Giudice ribadisce che il reato di stalking richiede una struttura precisa:

“Non è sufficiente dire di avere paura. È necessario che i fatti reiterati siano solidi e in grado di modificare l’assetto di vita della vittima, elemento che non emerge nel caso di specie”.

Respinta anche l’ipotesi che Bartolucci potesse essere diventata più pericolosa dopo le nuove dichiarazioni rese da Bianchi in merito al ritrovamento del corpo di Pierina, dichiarazioni considerate ininfluenti ai fini della valutazione sull’esistenza di una condotta persecutoria:

“È una mera congettura”, scrive la giudice, rinviando ogni valutazione di credibilità al processo per omicidio in corso.

Soddisfazione è stata espressa dall’avvocata Chiara Rinaldi, difensore di Bartolucci: “Accogliamo con soddisfazione l’archiviazione e l’esaustiva motivazione che la sostiene. Continueremo a tutelare la nostra assistita contro ogni accusa falsa e gravissima”.

Dal fronte opposto, l’avvocata Nunzia Barzan e il consulente Davide Barzan, in rappresentanza di Bianchi, precisano che Bartolucci resta comunque destinataria di un avviso di conclusione indagini per minacce aggravate, diffamazione aggravata e percosse, reati iscritti in un fascicolo separato. “Pur non condividendo l’archiviazione per lo stalking, ne prendiamo atto nel rispetto della decisione del Gip, che aveva già respinto la richiesta della Procura di applicare una misura cautelare nei confronti della signora Bartolucci”.

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