"Non è la Gioconda, ma va restituito a Rimini", il caso dell'antico abbeveratoio scomparso da piazza Cavour
Un lettore invita il sindaco a farsi restituire da Santarcangelo l'antico manufatto

Una segnalazione giunta alla redazione di Altarimini riaccende una questione storica rimasta irrisolta per decenni: il destino dell’abbeveratoio che un tempo si trovava in Piazza Cavour, davanti alla fontana ‘della Pigna’. Questo manufatto in marmo, dalla caratteristica forma a quadrifoglio, fu rimosso negli anni ’50 e da allora si trova a Santarcangelo di Romagna.
Le circostanze della sua ‘traslazione’ restano avvolte nel mistero: alcuni parlano di un dono dell’allora sindaco Ceccarini (Pci) ai clementini, altri ipotizzano un trasporto notturno ad opera di ragazzi del tempo. “Fatto sta che il prezioso elemento architettonico non ha mai fatto ritorno a Rimini e oggi si trova ancora a Santarcangelo”.

A sollevare la questione è un lettore, che invita l’attuale sindaco della cittadina di Ganganelli a farsi promotore della restituzione dell’abbeveratoio al suo luogo d’origine. “Negli anni ’50 forse una cosa simile poteva essere tollerata, ma con la sensibilità che c’è oggi verso i beni culturali, no davvero!” scrive, sottolineando l’importanza di restituire alla città un pezzo della sua storia e del suo arredo urbano.
L’appello non è privo di enfasi e ironia: “Non si tratta di farci restituire la Gioconda, ma almeno riportiamo un elemento storico che, dove si trova ora, sembra quasi un Vespasiano!”. Il lettore sottolinea inoltre il valore storico e artistico del manufatto, che un tempo impreziosiva il contesto della fontana tanto apprezzata, pare, anche da Leonardo da Vinci.