“Non si può ridurre i territori montani a numeri”: Marco Croatti annuncia battaglia
I comuni ingiustamente penalizzati rischiano di perdere risorse essenziali
“Daremo battaglia per modificare i nuovi rigidi criteri scelti dal governo per la classificazione dei comuni montani e faremo quanto possibile per garantire che vengano ascoltate le istanze dei comuni ingiustamente colpiti da questo provvedimento”. Così in una nota il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti.
"Con questi nuovi criteri circa 1100 comuni italiani non saranno più riconosciuti come montani perdendo potenziali risorse e fondi dedicati. Possiamo comprendere la necessità di modificare norme per rendere più efficace la classificazione ma non è accettabile che intere aree, in particolare negli Appennini, diventino ‘aree interne’ e non montane nonostante le peculiarità e le criticità orografiche. La rigidità data dai criteri unici nazionali non consente infatti di analizzare e comprendere le difficoltà che i cittadini e gli amministratori locali affrontano ogni giorno nei loro comuni”. Prosegue l’esponente pentastellato.
“Ridurre la complessità dei territori montani a meri parametri altimetrici significa ignorare la realtà quotidiana di comunità che affrontano dissesto idrogeologico, fragilità infrastrutturali, spopolamento e difficoltà di accesso ai servizi essenziali. È un approccio miope, ingiusto e dannoso, che rischia di sottrarre risorse vitali proprio a chi svolge un ruolo fondamentale di presidio ambientale, sociale e territoriale. Questi criteri devono essere modificati”. Conclude Croatti.
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