Uniti per la crescita e lo sviluppo della Valmarecchia. Si è tenuto a Novafeltria la conviviale del Rotary Club di Novafeltria e Alto Montefeltro sul tema ”L’economia della Valmarecchia: stato attuale e sviluppo futuro” e che ha visto come ospiti Alessia Valducci Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Valpharma e Luca Bora Amministratore Delegato e Direttore di Indel B.
L’incontro, introdotto dal Presidente del Club Giampiero Ugolini e moderato dalla giornalista Roberta Silverio, è stato un’importante occasione per conoscere storia, mission e progetti di due grandi gruppi leader dei settori della farmaceutica e della metalmeccanica, che operano da molti anni nel territorio della Valmarecchia, e per confrontarsi sui temi dell’attualità.
Presenti anche i sindaci Fabiano Tonielli, Pietro Rossi, Stefano Zanchini, Mauro Giannini, Goffredo Polidori e Pasquale Novelli.
Tanti i temi trattati: il valore e la passione del fare impresa in un’ottica di crescita comune del territorio, la sostenibilità e l’attenzione all’ambiente, la necessità di sburocratizzare per facilitare e velocizzare i processi in modo da poter rispondere alle richieste di mercati che evolvono a ritmi serrati, l’importanza di potere operare con una competizione leale. Inoltre, si è parlato di investimenti in ricerca, innovazione e tecnologia e del tema della formazione, sottolineando la necessità della collaborazione fra scuole e imprese al fine di ridurre il gap fra domanda e offerta e risolvere la costante difficoltà delle aziende di trovare personale specializzato.
Centrale il nodo delle infrastrutture: “se la Valmarecchia vuole essere attrattiva e soprattutto competitiva occorre avere una rete viaria all’altezza con una Marecchiese più sicura e veloce. Ma non solo, per richiamare potenziali investitori ed invertire il trend dello spopolamento, bisogna garantire servizi in vari ambiti e, in particolare, una rete per le telecomunicazioni al passo con i tempi“, evidenziano dal Rotary.
“Il tutto – si chiosa – guardando con ambizione avanti senza perdere il valore delle radici di un territorio che è perfetta espressione dell’intraprendenza romagnola, del sapere trasformare le difficoltò in opportunità, del non scoraggiarsi davanti alle difficoltà (neanche per gli accadimenti senza precedenti che hanno caratterizzato gli ultimi anni) e del sapere fare impresa. Per farcela e per crescere servono strategie e progetti comuni, in piena collaborazione fra pubblico e privato, perché solo le squadre unite vincono le sfide”.