Novafeltria, lieto fine per il primo campionato di Eccellenza: il paese esplode di gioia

Novafeltria Calcio, la salvezza in Eccellenza è il risultato ottenuto da un gruppo solido e compatto

A cura di Redazione
08 maggio 2024 07:01
Novafeltria, lieto fine per il primo campionato di Eccellenza: il paese esplode di gioia -
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Una delle cartoline della festa del Novafeltria è il sorriso, incorniciato dalla folta barba, di Giacomo Giuliani: classe ’77, ex giocatore, ex allenatore del settore giovanile e unico dirigente “superstite” della società che nell’estate 2011 decise di ripartire dalla Terza Categoria.

Nello storico primo campionato di Eccellenza, conclusosi con la salvezza ai playout, c’è stata l’impronta della società. La passione a Novafeltria non è mai mancata: ma l’Eccellenza, un gradino sotto il semiprofessionismo, è una categoria piuttosto complicata. Le difficoltà, in particolare nel calciomercato, non sono mancate. La dirigenza ha dovuto quindi adattarsi rapidamente alla nuova situazione, a trasferte particolarmente lunghe – anche se l’anno del campionato di Promozione interrotto dal Covid ha aiutato sotto questo aspetto – e alla fine il lavoro di tutti ha portato al premio: la salvezza.

Il presidente Thomas Grazia e il vicepresidente Marco Pavani, in prima linea assieme alle mogli Lisa Casadei e Giovanna Giacobbi, si godono la meritata atmosfera di festa.

La soddisfazione è doppia: in questo campionato infatti sono stati riportati a casa alcuni gioielli del vivaio, tra cui il terzino Guerra, che giocava nella Primavera del Cesena con i fratelli Shpendi, Berti, Lepri e Onofri, il centrocampista Piva, che esordì a 16 anni in prima squadra, e il portiere Olivieri. Andrea Pavani, nonostante quest’anno fosse ancora un Under, era già una certezza; la chioccia è Filippo Baldinini, autore del gol decisivo del 2-1 nello spareggio con il Masi Torello. Poi ci sono Giacobbi e i fratelli Evaristi. Otto titolari su undici sono ragazzi del posto: oltre all’obiettivo salvezza, è stato raggiunto anche quello di schierare un Novafeltria…a tinte novafeltriesi.

Non va dimenticato neppure Frihat, mezzala classe 2004 alla terza stagione in prima squadra, che si è alternato con Castellani per poi cucirsi il ruolo di jolly offensivo dietro la punta, il ruolo generalmente di Marco Evaristi. Giovanni Burioni ha lasciato i pali della Jujiores per difendere quelli della prima squadra, in un momento di emergenza, ed è stato l’eroe del derby di ritorno con il Pietracuta. Radici ha trovato meno spazio, ma quando è stato chiamato in causa ha sempre speso il massimo impegno. I giovani Tommaso Pavani (fratello di Andrea), Giorgini e Semprini troveranno spazio in futuro assieme a qualche altro ragazzo della Juniores, che ha conquistato la salvezza nel campionato regionale.

Novafeltria, un gruppo vincente

In panchina c’è stato un avvicendamento non privo di trasporto emotivo. Mirco Giorgi infatti è l’allenatore che ha plasmato questo Novafeltria, partendo dalla Promozione. A dieci giornate dalla fine c’è stato l’avvicendamento in panchina con l’ex ct della nazionale sammarinese, Fabrizio Costantini. Che ha proseguito il cammino sulla strada tracciata da Giorgi, guidando il Novafeltria al raggiungimento del traguardo.

Entrambi gli allenatori hanno dato piena fiducia a Marco Casalboni, ventenne attaccante prelevato dal Diegaro: soprannominato “Gallo”, per una somiglianza fisica con Belotti, ha segnato 4 reti in campionato e poi ha messo il sigillo nel playout, con grande soddisfazione del giovanissimo ds Edoardo Terzi, che ha vinto questa scommessa. Casalboni è sempre stato schierato titolare, salvo infortuni, così come Jo Soumahin, giocatore di categoria superiore che è stato riportato da Costantini sulla fascia destra, come quinto: l’inversione con Guerra, arretrato a braccetto, è stata una grande intuizione dell’ex ct sammarinese.

Rispetto a Soumahin, altri due ex Santarcangelo hanno trovato meno spazio, ma Gaston Camara e Moussa Souaré si sono messi a disposizione del gruppo, così come gli ex Rimini Lazzarini, chiamato a sostituire Olivieri quando è stato fermato da problemi fisici, e Marconi, sacrificato in panchina per ragioni tattiche, quelle che hanno spinto Costantini a giocare con una sola punta supportata dal trequartista. Mentre Marco Gasperoni si è ritagliato uno spazio da esterno, Basilico, da 2005 alla prima esperienza nel calcio dei grandi, ha lavorato con profitto in allenamento per la sua crescita.

Nel gruppo del Novafeltria non può non essere ricordato Klejdi Toromani, oramai un novafeltriese acquisito: titolare inamovibile nell’anno della Promozione come mezzala o trequartista, quest’anno si è riproposto nel ruolo di laterale. E poi Amadei, sfortunatissimo difensore centrale spesso fermato da problemi fisici.

Nel miracolo sportivo del Novafeltria, c’è stata la firma di tutti. E la gioia di tutti è esplosa fragorosamente al fischio finale, tra il campo dell’Urbini-Casali di Secchiano e la piazza di Novafeltria, dove i giocatori hanno ricevuto il meritato abbraccio da parte di tifosi e simpatizzanti. Il vessillo gialloblù sventola alto e la fiducia dopo questo risultato storico deve essere il combustibile per la prossima stagione: la piazza di Novafeltria chiede, giustamente, una salvezza con qualche patema in meno.

Riccardo Giannini

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