Omicidio colposo: medici accusati di negligenza durante intervento chirurgico

Per l’anestesista chiesta condanna, per i due chirurghi assoluzione

Due chirurghi e un anestesista sono sotto processo a Rimini, con l’accusa di omicidio colposo. Il 6 novembre del 2017 sottoposero a operazione una 55enne, originaria della provincia di Teramo, all’interno di una casa di cura del territorio riminese. Ma tre giorni dopo l’intervento di chirurgia spinale, la 55enne morì, dopo un breve ricovero all’ospedale Infermi di Rimini.

L’accusa per i tre professionisti è omicidio colposo, per aver agito con negligenza e imprudenza durante l’operazione. In particolar modo è contestata la posizione fatta assumere alla paziente, che secondo il teorema accusatorio ha causato problemi circolatori, e l’insufficiente somministrazione della soluzione fisiologica durante l’intervento. La sentenza è attesa per l’11 luglio: la Procura ha chiesto l’assoluzione per i due medici, una condanna a 6 mesi di reclusione per l’anestesista, difesa dall’avvocato Francesco Pisciotti, che per la propria assistita ha affermato la totale innocenza dall’accusa.

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