Omicidio Tucci: buttafuori condannato a 12 anni, familiari vittima protestano

Klajdi Mjeshtri, 28enne di origine albanese, è stato condannato a 12 anni di reclusione per l’omicidio di Giuseppe Tucci. L’imputato era difeso dagli avvocati Massimiliano Orrù e Piero Ippoliti.

Per i giudici si è trattato di un omicidio preterintenzionale quello avvenuto nel giugno 2023 davanti al locale Frontemare di Rimini. La Procura, per voce del Sostituto Procuratore Davide Ercolani, aveva chiesto condanna a 20 anni di reclusione. In aula, questa mattina (venerdì 18 ottobre), ha portato una sagoma di uomo per mostrare la forza e la devastazione dei colpi ricevuti da Tucci.

Secondo la consulente del giudice “le lesioni al collo, vale a dire quelle da polpastrelli e le unghiature depongono per un afferramento energico dello stesso da parte di soggetto posto al davanti che opera con la mano sinistra”. Il tutto per la perizia del Ctu indicherebbe “un’azione reiterata ravvicinata“. Ma il giudice ha ritenuto di dover derubricare il reato da volontario a preterintenzionale.

La parte civile nel processo è rappresentata dall’avvocato Marco Ditroia che difende il padre di Giuseppe, Claudio Tucci che al termine del processo si è avvicinato al giudice, per protestare.

La mamma Lella invece era fuori dall’aula e stringeva in mano la foto del figlio. “È questo l’esempio che diamo ai nostri figli? Si può morire andando in discoteca?“, hanno urlato tra le lacrime i genitori del 34enne.

La Procura presenterà appello e molto probabilmente lo farà anche la parte civile.