Altarimini

Rimini, maxi sequestro da 17 milioni di euro nell'indagine per bancarotta fraudolenta

Nel mirino delle Fiamme gialle 41 unità immobiliari, tra cui uffici, stabilimenti industriali e terreni edificabili

A cura di Redazione
10 agosto 2024 09:24
Rimini, maxi sequestro da 17 milioni di euro nell'indagine per bancarotta fraudolenta - Operazione 'Sunflower'
Operazione 'Sunflower'
Condividi

Maxi sequestro di immobili del valore complessivo di 17 milioni di euro, si tratta dell’operazione della Guardia di Finanza di Rimini denominata ‘Sunflower’, coordinata dalla Procura della Repubblica di Rimini, che ha riguardato 41 unità immobiliari, tra cui uffici, stabilimenti industriali e terreni edificabili, tutti legati a un’inchiesta per bancarotta fraudolenta.

L’inchiesta, condotta dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria, ha visto l’emissione di un decreto di sequestro preventivo d’urgenza da parte del Pubblico Ministero, successivamente convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari (Gip) del Tribunale di Rimini. Il sequestro rappresenta un passo significativo nell’ambito delle indagini che hanno portato alla denuncia di quattro persone, tra cui tre consulenti finanziari con uffici in Svizzera e negli Emirati Arabi Uniti, ma operativi anche in Italia, nelle province di Roma, Rimini e Cosenza.

Le indagini si sono concentrate su una presunta operazione fraudolenta finalizzata a sottrarre l’intero patrimonio immobiliare di una società riminese in liquidazione giudiziale, attiva nel commercio all’ingrosso di prodotti ortofrutticoli per la grande distribuzione. Secondo quanto emerso, a fronte di una crisi aziendale irreversibile, l’amministratore della società si sarebbe rivolto a un gruppo di consulenti finanziari, i quali avrebbero orchestrato una complessa operazione di “cartolarizzazione immobiliare”.

Questa operazione avrebbe comportato il trasferimento di tutti gli immobili della società a una nuova “società veicolo” creata ad hoc, poco prima della dichiarazione di fallimento. In teoria, l’operazione avrebbe dovuto consentire il collocamento di titoli obbligazionari sui mercati finanziari esteri, in particolare a Dublino, per raccogliere nuova liquidità destinata alla società riminese. Tuttavia, tali accordi non sono mai stati attuati e la società, ormai dichiarata fallita, è stata svuotata di ogni bene senza ricevere alcun corrispettivo.

Gli approfonditi riscontri investigativi hanno rivelato che l’intera operazione di cartolarizzazione non disponeva delle necessarie autorizzazioni della Banca d’Italia, né dei requisiti richiesti, risultando quindi una simulazione. Inoltre, gli investigatori hanno scoperto che si stavano predisponendo ulteriori cessioni di immobili, tra cui una a favore di una Fondazione di diritto estero, riconducibile allo stesso gruppo, nel tentativo di far apparire le cessioni come effettuate in buona fede e così evitare il recupero dei beni da parte degli organi di liquidazione.

L’operazione ‘Sunflower’, dunque, ha permesso di disarticolare tempestivamente questo articolato disegno illecito, bloccando il tentativo di distrarre gli immobili dal patrimonio della società fallita e impedendo ulteriori cessioni fraudolente.

L’importante risultato di servizio conseguito, commentano le Fiamme Gialle riminesi, testimonia come la sinergica applicazione del protocollo d’intesa tra il Tribunale e la Procura della Repubblica di Rimini concernente le attività relative alla “crisi d’impresa”, stipulato con il fine di assicurare rapidità ed efficienza nelle collaborazioni tra gli organi della procedura fallimentare e dell’Autorità Giudiziaria fin dall’immediatezza dell’avvio delle procedure concorsuali, abbia permesso di assicurare tempestività alle azioni cautelari consentendo il recupero dell’ingente patrimonio immobiliare sottratto in danno ai creditori e alle finanze dello Stato.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Altarimini sui social