Ospedale di Novafeltria, serve un pronto soccorso: "È un supporto anche per quello di Rimini"
Il comitato chiede un Pronto Soccorso per l'ospedale di Novafeltria, che serve oltre 55.000 abitanti dell'Alta Valle

Solo vantaggi dall’istituzione di un Pronto Soccorso all’ospedale di Novafeltria, sul modello di quello dell’ospedale di Pavullo nel Frignano.
Lo ribadisce il comitato Giù le mani dall’ospedale di Novafeltria, che in una nota evidenzia: “L’attivazione del pronto soccorso, prevista per legge (decreto Balduzzi, n.d.r.) si realizzerebbe all’interno di una struttura già pronta e costata oltre un milione di euro, in posizione geograficamente baricentrica, in grado di servire una comunità di oltre 55.000 abitanti, estesa per 471 kmq e confinante con due regioni“.
Risponderebbe inoltre a due esigenze:“La prima, assicurare una risposta certa alle emergenze ed urgenze dell’intera Valmarecchia. La seconda di fungere da supporto al Pronto Soccorso di Rimini nei momenti di maggior afflusso con tempi di attesa inaccettabili”.
Il comitato interviene sul dibattito riguardante il futuro dell’ospedale di Novafeltria, sottolineando che l’Ausl abbia effettivamente dato seguito alle parole del dg Carradori nell’incontro di qualche settimana fa al teatro sociale, chiedendo alla Regione Emilia Romagna di mantenere il Punto di Primo Intervento al Sacra Famiglia, pur istituendo, nella stessa struttura, uno dei tre Cau (Centri di Assistenza Urgenza) che serviranno la popolazione della Provincia di Rimini.
Ma l’istituzione di un Pronto Soccorso renderebbe superfluo il mantenimento del Punto di Primo Intervento, comunque destinato a sparire o ad essere riconvertito, secondo quanto disposto dal decreto Balduzzi.
“Qualcuno sostiene che si protragga la pantomima del poliziotto buono (la Regione) e di quello cattivo (L’Ausl Romagna) che va in scena da almeno 9 anni– evidenzia il comitato – Vogliamo invece credere che la politica abbia una visione più ampia ed un respiro più lungo di quelle di un manager aziendale ed abbia messo nel conto, che con la conversione in Cau dei Punti di Primo Intervento di Novafeltria e Santarcangelo di Romagna (che in qualche modo facevano da filtro) si possa concretizzare un aumento intollerabile di accessi al Pronto soccorso di Rimini specialmente nel periodo estivo”.
Nell’ambito della riforma della rete di emergenza e urgenza potrebbe essere dunque la soluzione definitiva, per la popolazione dell’Alta Valmarecchia, la soppressione del Punto di Primo Intervento e l’istituzione di un Pronto Soccorso. “A chiederlo è un’intera comunità, rappresentata da tutti i sindaci, e questa volta anche dall’assessore alla salute della nostra regione”, con riferimento alle parole dell’assessore Donnini a una rappresentanza del Partito Democratico di Novafeltria.
“Siamo curiosi durante l’assemblea pubblica convocata l’11 Novembre prossimo di vedere chi l’avrà di vinta, se il Poliziotto buono o quello cattivo“, chiosa il comitato.
ric. gia.