Ospedale di Rimini sempre più all'avanguardia: nuove sala dialisi e centrale di sterilizzazione
Una nuova sala dialisi e la centrale di sterilizzazione inaugurate all'ospedale Infermi di Rimini

Una nuova sala dialisi e una nuova centrale di sterilizzazione a migliorare ulteriormente la qualità dell’assistenza fornita dall’ospedale Infermi di Rimini e più in generale dall’Azienda Usl della Romagna. Si è svolta questa mattina (martedì 9 aprile) la cerimonia di inaugurazione dei due innovativi servizi all’interno della struttura di viale Settembrini 2, “collocati nel corpo ospedaliero denominato Piastra e frutto di un importante percorso di ristrutturazione portato avanti nel corso di alcuni anni”, come ha ricordato Francesca Raggi, Direttrice del presidio ospedaliero Rimini Santarcangelo Novafeltria.
Erano presenti, tra gli altri, l’assessore del Comune Kristian Gianfreda, Lia Blatti, delegata Aned, e Domenico Roberto, vice presidente regionale Aido. Le due associazioni sono state promotrici di raccolte fondi che hanno permesso di acquistare una poltrona per terapie infusionali che si trova nella nuova sala dialisi.
La riqualificazione della sala dialisi
Ha una veste più moderna e più funzionale la sala dialisi 1, dove possono essere dializzati contemporaneamente fino a 15 pazienti che si aggiungono ai 14 che dializzano nella sala 2. In totale sarà quindi possibile dializzare 29 pazienti per turno (4 al giorno) per una potenzialità complessiva di 116 pazienti. La nuova sala dialisi è dotata di sala contumaciale per l’esecuzione di dialisi protette per pazienti che necessitano di isolamento e di una sala medicazione nella quale è possibile posizionare accessi vascolari per emodialisi. Ogni paziente avrà un proprio televisore oltre a spazi progettati ad hoc così da agevolare e accrescere la qualità dell’assistenza infermieristica.
Caratteristiche della nuova centrale di ristrutturazione
La nuova centrale di sterilizzazione, frutto di un intervento di ristrutturazione della ex rianimazione, ha comportato il rinnovamento totale delle finiture interne ed esterne della porzione di fabbricato che la ospita oltre al rifacimento di tutti gli impianti elettici, termomeccanici, condizionamento, gas medicali, di sicurezza portandoli a standard di qualità e controllo estremamente elevati, per un’area di intervento di 730 mq al piano smistamento oltre ad alcuni locali tecnici al piano seminterrato.
In questo caso l’importo complessivo dei lavori è pari a circa 1,9 milioni di euro oltre all’importo per l’acquisto delle attrezzature, di circa 1,45 milioni di euro.
La centrale di sterilizzazione (va a sostituire l’attuale posta nel cosiddetto “Ottagono”), intesa come risultato finale di un processo che, grazie all’avanzare della tecnologia tende a garantire la condizione in cui la sopravvivenza dei microrganismi è altamente improbabile (nel rispetto delle indicazioni regionali e nazionali in materia di rischio infettivo), sarà attiva 13 ore al giorno dal lunedì al sabato (dalle ore 7 alle 20), con possibilità di apertura per urgenze anche nelle restanti fasce orarie a garanzia dell’attività chirurgica in urgenza/emergenza.
Tale centrale processa i dispositivi medici pluriuso, provenienti dalle sale operatorie, dalle unità operative e dagli ambulatori specialistici, garantendo i seguenti standard: competenza di tutti gli operatori coinvolti nel processo di sterilizzazione; sicurezza del processo di sterilizzazione; livelli di sicurezza microbiologica per gli operatori che manipolano i dispositivi prima della sterilizzazione; uniformità delle procedure di sterilizzazione e disinfezione; corretta gestione delle attrezzature presenti.