Ospedale Novafeltria: mancanza medici, tempi attesa lunghi e sistema monitoraggio contestato dal comitato

Carenza di medici e lunghi tempi d’attesa all’Ospedale di Novafeltria segnalati dal Comitato

Mancanza di medici specialisti, tempi di attesa lunghi per gli esami e un sistema di monitoraggio delle prenotazioni che non convince il Comitato giù le mani dall’Ospedale di Novafeltria. In una nota stampa i rappresentanti puntano il dito sui tempi di attesa: “una prenotazione ecografica presso l’Ospedale di Novafeltria è prevista per maggio 2024” si legge nella nota “o febbraio 2024 se la scelta cade a Morciano (ben oltre i 60 giorni previsti ed a oltre 60 km di distanza)”

Il Comitato non si dice convinto della bontà del monitoraggio del TdAer il sistema che registra i tempi d’attesa in Emilia Romagna, in quanto i dati si riferirebbero “al netto del totale delle prenotazioni che non sono intercettate. In altre parole ciò che non viene prenotato (agende chiuse) non viene monitorato“.

“Sospendere le attività di prenotazione (liste d’attesa bloccate, agende chiuse)” si legge nella nota “è una pratica vietata dalla Legge 23 dicembre 2005, n. 266, art. 1, comma 282 ma ha il grosso vantaggio di nascondere la polvere sotto il tappeto e mostrare performance eccezionali.”

Il comitato ha segnalato la situazione all’Ausl “Il direttore di Distretto ci ha risposto : “Dai riscontri effettuati con i colleghi dell’ufficio agende aziendale che mi leggono in cc, risulta che le agende di tutte le branche da lei segnalate non sono agende chiuse – né a livello distrettuale né a livello di ambito. Per alcune branche, ad ogni modo, sono presenti problematiche, principalmente legate alla carenza di professionisti (sia specialisti ambulatoriali convenzionati interni che dipendenti), che non ci permettono di garantire l’erogazione delle relative prestazioni su Novafeltria.”

Spiegazione che non ha convinto il Comitato che è pronto a segnalare “questo scorretto comportamento, all’Assessorato Regionale, alla Corte dei Conti ed ai NAS visto che con le buone non si ottiene nulla e ci prendiamo anche l’offesa di riportare fatti non veri.”

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