Cernigoi per la prima vittoria: Rimini regola il Milan Futuro (1-0). Le pagelle
Le pagelle di Rimini - Milan Futuro: Cernigoi, Colombi e Gorelli i migliori

Un anno fa il Rimini trovò la prima vittoria contro la Juventus Next Gen davanti al pubblico amico. Questa sera i biancorossi si sono ripetuti beffando il Milan Futuro, squadra di palleggiatori poco concreti. Partita ben diversa da quella di 12 mesi fa con i bianconeri, che fu ricca di gol e di occasioni: Cernigoi sfrutta una delle due occasioni create dalla sua squadra e firma il gol partita al 58′. L’attaccante beffa il giovane marcatore Minotti e gira in rete un pallone imprendibile per Nava.
Arriva così il primo hurrà per Colombi, decisivo su Minotti, e compagni. Buscé ha preparato la partita alla perfezione: 4-4-2 compatto, Camarda lasciato senza spazi, a centrocampo un po’ di sofferenza a tratti nella prima frazione, ma il Milan Futuro non sfrutta le incursioni di Jimenez e Cuenca a destra, giocando peraltro sempre sul filo di lana con una difesa molto alta. Cernigoi e Parigi danno sempre impressione di pericolosità, annusando la profondità; il primo impegna Nava in due tempi.
Nella ripresa Cernigoi confeziona una sponda per Parigi, che da fuori area cerca la porta trovando una deviazione. Poi da un tiro di Fiorini il gol che regalerà ai biancorossi il primo successo. A questo punto i romagnoli hanno potuto mettere alla prova i progressi nella fase difensiva, concedendo poco o nulla agli attaccanti avversari. Milan sbilanciatissimo nel finale, ma senza creare occasioni.
Pagelle Rimini – Milan Futuro 1-0
COLOMBI 7 – Parata strepitosa sul colpo di testa di Minotti, ben piazzato sul fendente di Cuenca. Guanti intonsi nella ripresa. La solita sicurezza.
LONGOBARDI 6 – Il Milan spinge meno dalle sue parti, lui presidia la fascia con sicurezza prima di arrendersi a un problema fisico (CINQUEGRANO 6 – Un buon anticipo su Chaka Traoré. Diligente).
GORELLI 7 – A fine primo tempo Coubis prova la palla lunga per Camarda, ma quei palloni sono inesorabilmente preda del centralone. Che in scivolata spegne subito gli ardori del giovanissimo talento milanista.
LEPRI 6.5 – Camarda lì al centro soffre un po’ di solitudine. Dalle fasce non arrivano palloni particolarmente insidiosi, così il centrale biancorosso contribuisce al clean sheet (BELLODI 6 – In campo contro la sua ex squadra, non ci sono patimenti).
FALBO 6 – Fascia ad alto rischio con Jimenenz e Cuenca, meglio quindi non concedersi troppa gloria in avanti (SEMERARO s.v.).
MEGELAITIS 6 – Prestazione di sostanza, da segnalare lo splendido lancio per Cernigoi nel primo tempo che porta al tentativo mancino dell’attaccante, neutralizzato da Nava (PICCOLI s.v.).
LANGELLA 6 – Efficace scudo davanti alla difesa. Partita di tanta sostanza e poca apparenza.
FIORINI 6.5 – Buona gara dell’ex Fiorenzuola, che mette lo zampino sul gol, a coronamento di una prova di sostanza.
GARETTO 6 – Primo tempo di puro contenimento per non lasciare troppo spazio alle avanzate di Jimenenz e tanti raddoppi di marcatura. Nella ripresa lo si vede più sulla trequarti, prova anche il tiro, respinto dalla difesa rossonera.
CERNIGOI 7 – Stop e sinistro immediato su un buon lancio di Megelaitis, Nava para, poi una giocata da predatore dell’area di rigore, Minotti beffato e gol decisivo per il primo hurrà di stagione. Sempre pronto a prendere la difesa del Milan Futuro, piuttosto alta, sulla profondità. Bella sponda di testa per Parigi che di sinistro cerca la porta, trovando una deviazione.
PARIGI 6 – Sprazzi di buona intesa con Cernigoi, in un primo tempo dove arrivano pochi palloni. Duello spesso “rusticano” con i centrali avversari. Nella ripresa arma il sinistro da fuori area in più di un’occasione. L’arbitro ignora una sua vistosa trattenuta a inizio ripresa, poi spende il giallo
All. BUSCE’ 6.5 – Missione compiuta, il suo Rimini si sblocca e soprattutto dà prova di essere sempre sul pezzo, evitando cali di concentrazione. Fa sfogare il Milan e lo colpisce al momento giusto.
Pagelle Milan Futuro
NAVA 6 – Alza la punizione di Fiorini sopra la traversa, attento in due tempi sul sinistro di Cernigoi.
JIMENEZ 6 – Una progressione centrale in cui mette in mostra tutte le sue qualità da giocatore di categoria superiore. Spinge con costanza per gran parte della gara. Ma ha il solito vizietto di perdere qualche pallone di troppo.
COUBIS 6.5 – Una sbavatura iniziale, poi si riprende e lavora con sicurezza. Dopo la lunga inattività per infortunio, un buon impatto. Alla fine il migliore della difesa.
MINOTTI 6 – Primo tempo impeccabile, ma perde il duello fisico con Cernigoi in occasione del gol.
BARTESAGHI 6 – Terzino bloccato della difesa, fa valere la sua fisicità. Nell’unica incursione offensiva del primo tempo semina un po’ di scompiglio con un bel cross (BOZZOLAN s.v.).
SANDRI 6.5 – Gestisce il giro palla del Milan, come sua consuetudine, con grande naturalezza (LONGO s.v.).
HODZIC 5 – Fisicità al servizio di Hodzic, ma qualche impaccio di troppo. Una buona chiusura difensiva di testa non è sufficiente a salvare la sua prestazione individuale (LIBERALI 6 – Diversamente dai suoi compagni di reparto, da fori quando vede lo spazio per tirare, tira. E che tiro respinto dalla traversa).
CUENCA 6 – Un “peperino” che non riesce a pungere come dovrebbe, anche perché eccede spesso in preziosismi non richiesti. Un suo sinistro dalla distanza chiama Colombi alla parata. A inizio ripresa va in slalom e poi non concretizza. Azione manifesto della sua stagione (FALL s.v.).
ZEROLI 5.5 – In avvio con il suo pressing mette in difficoltà i centrocampisti biancorossi. Non preciso in alcune sponde. Nella ripresa arretra in mediana, come nel precampionato e in coppa. Frulla, ma un po’ sotto le aspettative. Nel finale graziato dal doppio giallo.
CHAKA TRAORE’ 5.5 – Frizzante, conquista alcuni calci di punizione interessanti, ma sbaglia cose semplici per un calciatore delle sue qualità. Non riesce a incidere e non è una novità (SIA s.v.).
CAMARDA 5 – Qualche lampo nel primo tempo, ma viene “ingabbiato” dai due centrali biancorossi.
All. BONERA 5.5 – Il Milan Futuro anche in trasferta mostra una certa autorevolezza, comandando le operazioni con un buon giro palla. Ma manca concretezza. La gestione dei cambi non convince.
Riccardo Giannini