Parco eolico Badia bocciato dalla Soprintendenza: “Parere da non discutere sempre per le solite convenienze economiche”

Parco Eolico Badia: Gioconda Valmarecchia, “non si metta in discussione il parere negativo della Soprintendenza”

Parchi eolici Esempio di parco eolico in montagna Parco Eolico Badia

Nel contesto attuale in cui la transizione verso fonti energetiche più sostenibili è una priorità globale, è particolarmente acceso il dibattito sull’installazione di impianti industriali eolici in luoghi naturali.

Recentemente, il gruppo di opinione Gioconda Valmarecchia ha sollevato questioni importanti a seguito del parere negativo emesso dalla Soprintendenza in merito agli impianti industriali eolici sul Monte Loggio, un impianto che interessava, da vicino, anche i cittadini di Casteldelci.

Gioconda Valmarecchia, in una nota, evidenzia il fatto che alcune risposte apparse sulla stampa locale sembrano mettere in discussione il valore stesso del parere negativo della Soprintendenza. Si fa notare come ci sia il rischio di sottovalutare l’importanza delle valutazioni ambientali, geologiche e urbanistiche, a favore di convenienze economiche immediate.

I dubbi sollevati riguardano ad esempio la quantità di energia effettivamente prodotta dagli impianti eolici sul Monte Loggio. Viene sottolineato che le condizioni del vento nella zona potrebbero influenzare in modo significativo la produzione effettiva, portando a una discrepanza tra le previsioni e i risultati reali.

“La produzione elettrica di eolico non sarebbe di 30 Mw , ma di circa un quarto, 7 Mw, perché il vento lassù è di 7/8 metri al secondo, mentre per fare l’energia che dicono ci vorrebbero almeno 11-12 metri al secondo e queste torri lavoreranno forse 1800/2000 ore l’anno“, evidenzia Gioconda Valmarecchia, che solleva dubbi sul fatto che alcuni attori interessati possano concentrarsi più sugli incentivi finanziari e sui benefici personali che derivano dagli impianti eolici, piuttosto che sull’effettiva produzione di energia pulita: “Lo hanno capito che ai signori dell’ eolico che vanno in giro a stringere le convenzioni non interessa produrre energia, ma interessano pareri favorevoli per avere incentivi e forse i soldi del Pnrr?”.

Parco eolico Badia: “Rischio spopolamento”

Una delle questioni cruciali è l’impatto sull’ambiente circostante. Gioconda Valmarecchia evidenzia i potenziali effetti negativi delle pale eoliche sul paesaggio, sulla fauna e sulla flora locali. Si fa riferimento a esperienze già avute in altre regioni italiane, dove l’installazione di impianti eolici ha portato a una riduzione della qualità ambientale e al conseguente spopolamento di alcune zone.

La preoccupazione per lo spopolamento è condivisa anche a livello nazionale, poiché la popolazione italiana sta diminuendo. Il declino demografico potrebbe essere ulteriormente aggravato se le conseguenze negative degli impianti eolici si manifestassero in modo tangibile. Ciò potrebbe portare a un deprezzamento dei terreni e delle proprietà, rendendo meno attraente l’insediamento nella regione.

“Di sicuro – argomenta Gioconda Valmarecchia – sarà proprio a causa delle pale eoliche e i suoi effetti devastanti in termini di inquinamento acustico e di consumo del suolo, della flora e della fauna, che sempre più abbandoneranno il territorio, come accaduto già in altri luoghi della Basilicata e del Beneventano e che alcuni rinunceranno a venirci ad abitare con un drastico depauperamento dei prezzi dei terreni e delle case”.

Così, “sappiamo di tanti che hanno rinunciato a cercare una casa proprio grazie all’ eolico in progetto”.

Gioconda Valmarecchia non nega il valore della produzione di energia da una fonte rinnovabile, ma chiede una soluzione effettivamente sostenibile. Viene menzionato l’esempio di Gubbio: “con una sola pala a Gubbio distribuiscono l’ energia annuale sufficiente a novecento famiglie”.

Con un impianto più sostenibile, chiosa Gioconda Valmarecchia, “tutti i cittadini di Badia Tedalda ne avrebbero grande profitto e anche l’ ambiente e il paesaggio”.

2 commenti su “Parco eolico Badia bocciato dalla Soprintendenza: “Parere da non discutere sempre per le solite convenienze economiche””

  1. Mai sentita una serie di ” notizie” confuse e di luoghi comuni come questa. Andrebbe confutato punto per punto, a partire dalla rilevanze e conpetenza del parere della Soprintendenza, allo spopolamento dovuto al progetto (!) all’impatto acustico (devastante!!), fino all’occupazione del suolo (questa poi!!!). Ma non ho tempo da perdere nè voglia di farlo. per la cronaca: 1800/2000 ore EQUIVALENTI (sempre che chi ha scritto l’articolo sappia cosa significa) possono giustificare l’investimento, supportato necessariamente da campagne anemometriche adeguate che non credo siano a Voi note…Fabio Trusendi, Ing. Ambientale

    Rispondi

Rispondi

Scopri di più da altarimini.it

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading