Pd contro la riforma europea. Alice Parma: "Penalizzati agricoltori, pescatori e territori”
"La proposta di riforma della Politica agricola comune va modificata", le parole della consigliera regionale Dem
“La proposta di riforma della Politica agricola comune così come presentata dalla Commissione europea non risponde ai bisogni reali del settore agricolo e quindi va modificata”. Lo afferma Alice Parma, vice capogruppo del Partito Democratico in Emilia-Romagna, esprimendo solidarietà agli agricoltori, ai pescatori e alle associazioni di categoria scese in piazza ieri a Bruxelles.
“Il rischio concreto è un pesante ridimensionamento delle risorse destinate all’agricoltura con quasi 90 miliardi di euro di taglio e la perdita del ruolo strategico che la Pac ha sempre avuto per l’economia europea, privandola della sua autonomia e di una visione realmente comunitaria”, sottolinea Parma, che argomenta:“Una scelta che non tiene conto delle difficoltà che il comparto sta affrontando: dal ricambio generazionale alle sfide della transizione ecologica e tecnologica, fino alla crescente instabilità dei mercati. E aggiungo: all’interno del comparto agricolo rientra anche quello della pesca, per cui i finanziamenti saranno ridotti ad un terzo rispetto al quinquennio precedente: per i pescatori significa non poter investire nell’ammodernamento delle flotte, nella formazione, nella sostenibilità. Se si aggiunge il tema del fermo pesca, che per l’Adriatico ha previsto una riduzione del 12,9% delle giornate, si comprende il perché ieri, a Bruxelles, le associazioni di categoria dei pescatori si sono unite a quelle degli agricoltori”.
“Nel nostro territorio, nel riminese e in Romagna, dalla pianura alla collina, l’agricoltura rappresenta un pilastro economico, sociale e ambientale, messo a dura prova anche dagli eventi climatici estremi degli ultimi anni. Proprio per questo va sostenuta e rafforzata, non indebolita da tagli che rischiano di compromettere il futuro di imprese e lavoratori. Lo stiamo facendo in Regione, penso agli obiettivi inseriti nel bilancio che approveremo la prossima settimana: dal sostegno al reddito delle imprese e alla competitività al consolidamento delle filiere agricole e agroalimentari, e poi politiche per rafforzare la sostenibilità e il contrasto ai danni del surriscaldamento globale e dei cambiamenti climatici, e ancora investimenti per la ricerca e per le giovani generazioni e per la promozione sui mercati nazionali e internazionali dei prodotti alimentari Made in Emilia-Romagna, il nostro fiore all'occhiello. Per non parlare della filiera della pesca, della cucina a km 0 e di conseguenza del sistema turistico-ricettivo che ci identifica in tutto il mondo", argomenta la consigliera Dem.
"Il taglio europeo va in controtendenza con gli sforzi e le azioni messe in campo dalle Regioni e dai Paesi Membri: serve che il Governo si faccia sentire, e dal canto nostro chiediamo alla Commissione europea di rivedere questa proposta e di tornare ad ascoltare il mondo agricolo e quello della pesca. Difendere la Pac significa difendere il lavoro, il territorio e la coesione europea”, conclude Parma.
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