Per la Marecchiese "solo promesse". L'intervento di Filippo Sacchetti alla vigilia dell'incontro con Anas a Novafeltria
"Verso quale Valmarecchia stiamo andando?". Le dichiarazioni del Sindaco di Santarcangelo

Alla vigilia del confronto pubblico di domani, venerdì 30 maggio, con i tecnici di Anas sulla viabilità e sulla Marecchiese, il Sindaco di Santarcangelo di Romagna, Filippo Sacchetti,esprime il suo disappunto verso la situazione: "Sulla Marecchiese solo promesse mentre si tagliano fondi già stanziati alle provinciali, pale alte come grattacieli sui crinali e colate di cemento lungo il fiume: verso quale Valmarecchia stiamo andando?”
Le dichiarazioni
“Invece di continuare a perdere tempo con fantomatici progetti da centinaia di milioni di euro per un nuovo tracciato ex novo che esiste solo nelle promesse elettorali del centrodestra, sarebbe il caso di iniziare davvero a mettere mano alla Marecchiese con interventi puntuali per l’adeguamento, la messa in sicurezza, la fluidificazione del traffico e tratti alternati per veicoli più lenti… Esattamente quanto si proponevano di fare Provincia di Rimini, Regione Emilia-Romagna e Comuni già nel protocollo del 26 febbraio 2021 e poi con le ipotesi tecniche dell'architetto Preger che dovevano aprire spunti di riflessione. La palla è stata affidata ad Anas per tradurre le istanze in progettazione, ma siamo consapevoli che ogni soluzione progettuale sarà una presa in giro se dal Governo non ci sarà un concreto stanziamento di risorse. Un Governo che prende palesemente in giro i cittadini della Valmarecchia. Lo dicono i fatti, non si tratta di schermaglie politiche”.
Così il sindaco di Santarcangelo, Filippo Sacchetti, alla vigilia del confronto pubblico di venerdì al Teatro Sociale di Novafeltria.
“Gli annunci roboanti del vice ministro Galeazzo Bignami sono stati smentiti in pochi mesi: la tanto millantata promessa non esiste infatti in alcun atto del Governo, né sono stati previsti fondi per la nuova Marecchiese sia sul 2025 che sul 2026 e sul 2027. L’unico impegno assunto riguardava appunto la progettazione affidata ad ANAS, ma la progettazione di cosa?” incalza Sacchetti. “Qua non c’è da stare tranquilli neanche quando le risorse sono già state assegnate, figuriamoci quando si va avanti a promesse e a ‘faremo’. Basta guardare cosa è appena successo: il 16 maggio il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ha infatti annunciato un colpo di spugna da 1,7 miliardi di euro che dovevano servire per 1.200 chilometri di arterie in tutta Italia, effettuato attraverso la Legge di Bilancio e il Milleproroghe. Per far convogliare soldi al Ponte sullo Stretto, è stato tagliato il 70% di fondi già assegnati per programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di Province e Città Metropolitane, risorse importanti per la viabilità, i collegamenti, la messa in sicurezza e l’efficientamento di arterie in diverse zone come la Valmarecchia, fortemente provate da frane e alluvioni e per cui in certi casi erano già pronti progetti e cantierizzazioni”.
Da qui la chiosa:“Come fa questo Governo a essere credibile se da una parte promette un investimento da centinaia di milioni di euro e dall'altra toglie quelle poche risorse disponibili per la manutenzione stradale? Il risultato sarà solo il peggioramento delle strade provinciali esistenti e nessuna nuova strada. Perché l’hanno dichiarato apertamente: la priorità è il Ponte sullo Stretto, di tutto il resto si può fare a meno. E aggiungo: vogliamo parlare una volta per tutte di quale modello di sviluppo vogliamo per questa vallata? Ci rendiamo conto che a forza di andare random e senza una visione di futuro rischiamo di trovarci pale alte come dei grattacieli a devastare i nostri crinali e colate di asfalto ad affiancare il nostro fiume? È così che immaginiamo il futuro dell'ambiente e la salvaguardia naturale dei luoghi che abitiamo? Io penso sia il momento di ‘cambiare strada’. In tutti i sensi”.