Perché proprio lì e in quel modo | La statua di Paolo V a Rimini e la strana connessione con la Fontana della Pigna
A Rimini, la statua di Paolo V in Piazza Cavour cela un enigma storico: un gesto simbolico o un mistero da svelare?

Un monumento con una storia affascinante
Nel cuore di Rimini, in Piazza Cavour, si erge la statua in bronzo di Papa Paolo V, realizzata nel 1613 dallo scultore Sebastiano Sebastiani su disegno di Nicolò Cordier, detto il Franciosino. Inaugurata il 22 giugno 1614, la statua rappresenta il pontefice seduto su un trono ornato, con la mano destra alzata in segno di benedizione e la sinistra che regge le chiavi del potere spirituale.
Accanto alla statua si trova la Fontana della Pigna, una delle più antiche fontane pubbliche d'Italia, risalente all'epoca romana e ricostruita nel 1543 da Giovanni da Carrara. La fontana, originariamente sormontata da una statua di San Paolo, fu modificata nel 1809 con l'aggiunta della pigna che le dà il nome attuale.
Il mistero della trasformazione
Durante l'occupazione napoleonica, nel 1797, la statua di Paolo V fu oggetto di una curiosa trasformazione: per evitare che venisse distrutta dai francesi, fu camuffata da San Gaudenzo, patrono di Rimini. La tiara papale fu sostituita con una mitra vescovile, e nella mano sinistra fu posto un bastone pastorale.
L'epigrafe originale fu rimossa. Nel 1936, la statua fu restaurata e riportata al suo aspetto originario, con la tiara papale e la mano destra in segno di benedizione.
Questa trasformazione ha alimentato leggende e curiosità: alcuni cittadini ancora oggi credono che la statua rappresenti San Gaudenzo, nonostante le evidenze storiche.
Curiosità
Durante un restauro nel 2003, furono scoperte tracce di dorature sul manto della statua e un bollo della fonderia sul collo del papa. Inoltre, sulla tiara fu trovata l'incisione "A XVI E F", indicante "anno sedici dell'era fascista", un'aggiunta risalente al periodo fascista italiano.