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Pioggia di disdette alberghiere, un operatore rompe l'ottimismo: "gli hotel sono vuoti"

L'albergatore Daniele Ciavatti sottolinea: stagione turistica partita nel peggiore dei modi

A cura di Redazione
08 giugno 2023 14:33
Pioggia di disdette alberghiere, un operatore rompe l'ottimismo: "gli hotel sono vuoti" - Riviera di Rimini ARCHIVIO
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L’albergatore di Rimini Daniele Ciavatti va controcorrente con l’ottimismo sfoggiati dagli operatori e in una nota esprime il proprio malcontento per l’inizio della stagione turistica, partita nel peggiore dei modi a causa della “pioggia di disdette” successive all’alluvione del 16-17 maggio. Per il suo albergo Ciavatti parla di oltre 5 prenotazioni su 10 cancellate. Il weekend del 2 giugno rischia di non salvare il risultato di tutto il mese: è la preoccupazione espressa da Ciavatti: “Le persone ancora oggi ci contattano per chiederci quali siano le condizioni del nostro territorio ed ultimamente per sapere se è possibile fare il bagno nel nostro mare”, evidenzia.

L’albergatore non ha fiducia nella politica che “sbandiera campagne sui mass media per rilanciare la Riviera” mentre “molti hotel sono vuoti o con pochi ospiti” e sui portali di prenotazione online“i prezzi delle camere sono calati fino al 30%.

Per Ciavatti non è comunque colpa solo del maltempo, ma anche di “debolezze croniche del sistema economico locale”, di una ristrutturazione alberghiera possibile solo affrontando “farraginose e contradditorie politiche edilizie del Comune di Rimini”che rendono “impossibile passare dalle parole ai fatti”. A Rimini, accusa, “è più facile tirare su un condominio di sette piani che realizzare un centro benessere“. Infine il sistema alberghiero deve affrontare la concorrenza degli affitti brevi.

La soluzione, per l’albergatore, è una strategia di diversificazione del prodotto turistico, “per non essere in competizione diretta con tutte le altre destinazioni con la logica conseguenza dei prezzi bassi, ma per far questo servono idee chiare”. Dal nuovo Parco del Mare all’eliminazione degli scarichi in mare, qualcosa è stato fatto, “ma non basta”, serve “potenziamento del servizio pubblico e ampliare le aree verdi”, permettere agli alberghi di creare angoli benessere. E in tema, secondo Ciavatti, è necessario creare anche un grande centro termale per affiancare alla vacanza balneare quella dedicata alla salute e alla bellezza.

Ciavatta non risparmia infine critiche al Governo:“Il Pnrr è sembrata l’occasione buona per poter realizzare molti progetti ma l’evidente inadeguatezza di questo governo e l’elefantiaca e obsoleta pubblica amministrazione mai riformata rendono molto ipotetici anche questi positivi effetti”. Così, “invece di riformare le procedure amministrative necessarie per qualsiasi intervento infrastrutturale sia pubblico che privato, si preferisca tagliare i necessari controlli fatti al fine di contrastare la corruzione e non ultima la criminalità organizzata”.

In chiosa, Ciavatti invita la città a confrontarsi e soprattutto ad avere coraggio: “Chi non ce lo ha, paga pegno. E spero non sia il caso di Rimini”.

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