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Placucci vince la Nove Colli Running, il riminese Giacomo Alessi 5° racconta l'esperienza nella gara estrema

Nicola Placucci vince la Nove Colli Running, una delle tre gare più estreme di endurance. Quinto il riminese Alessi

A cura di Redazione
12 maggio 2024 17:40
Placucci vince la Nove Colli Running, il riminese Giacomo Alessi 5° racconta l'esperienza nella gara estrema - Giacomo "Jeki" Alessi
Giacomo "Jeki" Alessi
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In attesa della Nove Colli di ciclismo, sullo stesso percorso si è tenuta la Nove Colli Running, una delle gare di endurance più estrema al mondo, assieme alla Spartathlon (Atene-Sparta) e alla Badwater della Valle della Morte. Trenta ore di tempo massimo per completare il percorso di 200,30 km, con partenza (sabato 11 maggio) dal Museo della Marineria di Cesenatico e passaggio notturno in Alta Valmarecchia.

La gara, dopo le ore diurne, è infatti proseguita nelle ore notturne, per le tortuose strade della Romagna, con sullo sfondo San Leo e la repubblica di San Marino, per poi tornare di mattina nel territorio cesenate, fino all’arrivo sulla spiaggia di Villamarina.

La vittoria ha sorriso al grande favorito Nicola Placucci, vincitore nel 2017: 22 ore, 37 minuti e 13 secondi il suo ottimo tempo, precedendo Monica Affaticati, che ha impiegato un’ora, 19 minuti e 8 secondi in più per completare il percorso.

Sul terzo gradino del podio Yann Verdier, al traguardo in 24 ore, 49 minuti e 26 secondi. Quarto Maurizio Crepaldi (25 ore, 21 minuti e 48 secondi), quinto il riminese Giacomo “Jeky” Alessi(25 ore, 34 minuti e 34 secondi).

Sul podio femminile, dietro Affaticati, Francesca Scola (26 ore, 17 minuti e 43 secondi), settima assoluta. Terza Mariateresa Ferragina, che è arrivata al traguardo in 28 ore, 3 minuti e 2 secondi.

Nove Colli Running, Alessi: “Il caldo ci ha messo in crisi”

“Sono andato bene. Fino al Barbotto l’ho fatta tutta da solo, dal Barbotto in avanti ho avuto la compagnia dei miei compagni di squadra dei Maciano Team Runners, Andrea Baldi e Roberto Brizzi, poi di Elena Cupi e del mio collega della Polizia Stradale, Ivano. L’assistenza è fondamentale”, racconta “Jeky”, reduce dall’impresa.

“Ho avuto un po’ di crisi iniziale perché appena partiti era un caldo folle. Poi gli ultimi 10 km: c’era anche il Challenge Cesenatico, siamo passati in una stradina stretta, non riuscivo a correre, venivano le macchine da tutte le parti. Mi ero innervosito. Ho perso un po’ di tempo. Ma che soddisfazione al traguardo: ho anche vinto il titolo Campione Italiano Ultra, una federazione podistica dell’Ultra Maratona”, prosegue l’esperto podista.

Di notte i concorrenti hanno affrontato il Barbotto, poi discesa a Ponte Uso, risalita a Monte Tiffi, Perticara e discesa a Novafeltria passando da Talamello. “Alle tre e mezza sono passato da Novafeltria, poi siamo saliti a Pugliano e scesi a Secchiano. Da lì a Cantina. Già nella discesa per venire a Secchiano si vedeva”, racconta Jeky.

Il giorno dopo la partenza, l’arrivo al traguardo: Alessi ha completato il percorso con un buon tempo, ma soprattutto ha avuto la soddisfazione di portare a termine l’impresa per la quale si era preparato con grande impegno, fin da gennaio: “Un anno c’è stato il Covid, un anno ho avuto un infortunio. Finalmente sono riuscito a correre questa gara: mi alleno su questo percorso, conosco bene questi posti. Da gennaio in avanti mi sono allenato bene, ogni settimana facevo un lungo da una 50 di km”.

Giacomo “Jeky” Alessi
Giacomo “Jeky” Alessi

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