Poggio Torriana, dieci anni fa la fusione. I Volenterosi: “Un progetto incompiuto”

Il gruppo “Volenterosi per Poggio Torriana” organizza domenica 8 ottobre una camminata commemorativa per celebrare il decimo anniversario della fusione del Comune di Poggio Torriana.

Una camminata lungo la ciclabile del Marecchia dedicata al tema della fusione, a dieci anni dalla nascita del percorso che portò al Comune unico di Poggio Torriana. È il primo evento pubblico organizzato dal gruppo “Volenterosi per Poggio Torriana“, in programma domenica 8 ottobre.

Appuntamento alle 15.30 all’ingresso della ciclabile presso Vulcangas per una passeggiata di circa 40 minuti fino al Mulino Sapignoli.

L’iniziativa è aperta a tutti coloro che vogliono passare un pomeriggio nella natura per conoscere il progetto dei Volenterosi che prevede l’avvio di un processo di partecipazione e la crescita del senso di appartenenza alla stessa comunità unita. “Crediamo che sia urgente un cambio di prospettiva, che riconosca le diversità e metta in gioco le risorse di tutti per raggiungere lo stesso scopo, sia che si abiti a Torriana o a Poggio Berni”, evidenziano i volontari.

Al Mulino Sapignoli ci sarà una merenda con ciambella e bevande e una prima presentazione del progetto, che pone in primo piano l’ascolto delle esigenze, delle proposte e delle criticità, partendo da un tema centrale: la fusione da cui nacque il Comune unico.

Dieci anni fa, le due amministrazioni si unirono per una camminata lungo lo stesso percorso, che portò poi al Referendum proprio i primi di ottobre, con una significativa partecipazione e una decisione presa a larghissima maggioranza.

“Una fusione che i Volenterosi ritengono non compiuta e su cui è tempo di tornare a discutere. Serve un progetto realistico che renda le frazioni protagoniste del cambiamento, dotandole della necessaria autonomia, garantisca un adeguato ascolto della gente, pari opportunità per i cittadini e una nuova ed efficiente organizzazione dei servizi, per evitare squilibri di bilancio, anche quando vengano a mancare le risorse aggiuntive dallo Stato e dalla Regione”, evidenziano i Volenterosi.

Rispondi