Poggio Torriana, le elezioni "scaldano". Loris Dall'Acqua: "Centrodestra diviso. Votiamo Macchitella"
Intervento di Loris Dall'Acqua, storico militante di Forza Italia, sulle elezioni amministrative di Poggio Torriana

Loris Dall’Acqua, ex esponente del Popolo della Libertà e di Forza Italia a Poggio Torriana, interviene in una nota in vista della prossima tornata elettorale.
Come noto a contendersi la carica di sindaco saranno il primo cittadino uscente Raggini, sostenuto dal Partito Democratico, Danilo Rinaldi, ex assessore di Santarcangelo in una giunta di centrosinistra e oggi candidato dei civici “I Volenterosi”, Francesca Macchitella, ex membro della giunta di Raggini che si è dimessa e si presenta con un’altra lista civica, Territorio e Identità, e infine Loretta Contucci, esponente del centrodestra.
Dall’Acqua però laconicamente evidenzia: “A Poggio Torriana il centrodestra è tutt’altro che unito”.
Esordisce così nella nota: “Come può un elettore di centrodestra riconoscersi in una lista figlia dell’attuale opposizione che per 5 anni non si è mai fatta sentire in maniera incisiva? E che dire di quelle assenze che in consiglio hanno evitato il rischio commissariamento, coincidenze?”.
A prendere le distanze dalla candidata del centrodestra sono, come riporta Dall’Acqua, Maurizio Salvigni (“Il primo a portare Forza italia a Poggio Berni a metà anni ’90“), Fabio Chierighini, ex consigliere della lista civica di opposizione, Francesca D’Amico, storica esponente di Forza Italia (ex membro del direttivo provinciale di Forza Italia nonché ex candidata per le regionali sempre per Forza Italia) che ha preferito tentare l’avventura di Territorio e Identità. Ma anche altri elettori storici, riferisce Dall’Acqua. Tutti a dare sostegno a Francesca Macchitella e alla D’Amico nella nuova avventura politica.
“Il centro destra non sta organizzando grandi iniziative sul territorio, non sta spiegando agli elettori perché questa amministrazione è clamorosamente implosa, non sta spiegando perché questa amministrazione dovrebbe andare a casa e perché loro sarebbero meglio, forse dopo tutto si è tristemente rassegnata al ruolo di eterna opposizione da non voler cogliere questa storica opportunità“, chiosa Dall’Acqua.