Prima finale nazionale per Lin Jiahui, promessa del judo riccionese e italiano

Il promettente 15enne sfiora il titolo nazionale

A cura di Redazione
18 novembre 2025 12:25
Prima finale nazionale per Lin Jiahui, promessa del judo riccionese e italiano - Lin Jiahui e il maestro Longo
Lin Jiahui e il maestro Longo
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Sabato 15 novembre, presso il prestigioso PalaPellicone di Ostia, si è svolta una delle competizioni più importanti nel panorama del judo giovanile italiano. In questa occasione, il promettente 15enne Lin Jiahui ha partecipato alla sua prima finale nazionale, un risultato straordinario che ha premiato il suo impegno e la sua dedizione nel corso degli ultimi anni. Questa importante tappa è arrivata dopo aver conquistato con successo i campionati regionali, dimostrando così di essere uno dei giovani talenti promettenti del judo.

Jiahui, allievo della ASD Riccionese Judoka da tre anni, si è allenato con costanza e passione sotto la guida del suo allenatore, affrontando ogni sfida con determinazione e spirito di sacrificio. Inoltre, oltre a dedicarsi con impegno alla disciplina del judo, è anche studente del liceo Volta di Riccione, dove si impegna quotidianamente nello studio, dimostrando di saper conciliare al meglio gli impegni scolastici con la sua grande passione per lo sport.

Durante la finale, Jiahui ha affrontato un avversario più esperto e consolidato, mettendo in mostra una grande maturità atletica e mentale. L’incontro si è rivelato molto equilibrato, con entrambe le parti che si sono fronteggiate con intensità e determinazione, portando il match a terminare in parità al termine dei tempi regolamentari. Nei tempi supplementari, Jiahui ha tentato di mettere a segno un attacco deciso e incisivo, ma la sua mossa si è rivelata un po’ troppo timida e poco incisiva. Questa esitazione ha dato l’opportunità all’avversario di sfruttare una contro tecnica, riuscendo così a chiudere il match in suo favore e a conquistare il titolo.

Il Maestro Giuseppe Longo ha sottolineato il grande potenziale del giovane atleta: "Tre anni di judo sono ancora pochi, ma con costanza e dedizione i margini di crescita sono enormi. L’accesso in A1 è solo rimandato».

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