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Pugni, poi il coltello e il colpo al polmone sinistro: la prima ricostruzione dell'accoltellamento di Morciano

Accoltellamento di Morciano, il 48enne arrestato sarà sentito venerdì nell'interrogatorio di garanzia

A cura di Redazione
17 luglio 2024 17:49
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Un uomo di 48 anni, di Rimini, residente a Gemmano è stato arrestato dai Carabinieri del radiomobile di Riccione per le ipotesi di reato di tentato omicidio e lesioni gravissime.

Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, riportata dall’Ansa, il 48enne ha spinto contro un’auto in sosta un 47enne originario di Taranto e residente a Morciano, poi l’ha colpito più volte a mani nude con pugni al tronco e alle braccia, infine ha preso un coltello e lo ha colpito al petto oltrepassando le costole, arrivando ad intaccare il polmone sinistro. Una ferita potenzialmente grave che avrebbe anche potuto causare la morte dell’uomo, da qui l’ipotesi di reato di tentato omicidio.

I fatti sono avvenuti ieri pomeriggio (martedì 16 luglio) poco dopo le 15 tra le vie Colombari e Marconi a Morciano di Romagna, dove a causa di futili motivi, forse legati ad un pagamento non effettuato, il 47enne è venuto allo scontro col 48enne che poi l’ha accoltellato.

L’aggressore è stato arrestato dai Carabinieri qualche ora più tardi nella sua abitazione di Gemmano. Giunti sul posto, i militari coordinati dal sostituto procuratore Annadomenica Gallucci, hanno raccolto le testimonianze delle varie persone presenti e sono risaliti all’identità dell’accoltellatore.

Sapendo che prima o poi sarebbe dovuto tornare a casa, i carabinieri si sono recati a Gemmano dove hanno sorpreso l’uomo appena rincasato con addosso ancora il marsupio descritto dei testimoni. Interrogato, il 48enne ha negato di essere l’autore dell’aggressione e ha mostrato ai Carabinieri il contenuto del marsupio.

Il coltello non c’era, ma il 48enne aveva ancora i pantaloni che presentavano una macchia di sangue rappreso. L’uomo è stato quindi arrestato con l’accusa di tentato omicidio e lesioni gravissime e portato in carcere. E’ difeso di fiducia dall’avvocato, Salvatore Pisani.

Il ferito invece è stato dimesso con una prognosi di 40 giorni. L’interrogatorio di garanzia è stato fissato venerdì (19 luglio) davanti al Gip del Tribunale di Rimini, Raffaella Ceccarelli.

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