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Regione interviene su affitti brevi, prime critiche: "Colpiti i diritti dei proprietari di case, legge finirà in Tribunale"

Lorenzo Fagnoni critica la proposta della Regione Emilia-Romagna, sottolineando violazioni dei diritti e inefficienza nelle amministrazioni locali

A cura di Redazione
30 aprile 2025 15:39
Regione interviene su affitti brevi, prime critiche: "Colpiti i diritti dei proprietari di case, legge finirà in Tribunale" -
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“L’idea della Regione Emilia-Romagna di intervenire sugli affitti brevi con una legge urbanistica è priva di fondamento giuridico e quindi di efficacia: sembra un’arma di distrazione di massa da parte di un’amministrazione che non sa come affrontare i veri problemi del territorio, come il caro casa o l’equilibrio tra residenza e turismo”.

Così Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia e Ceo di ApartamentsFlorence, commenta l’ipotesi di una legge regionale per introdurre limitazioni alle locazioni turistiche in Emilia-Romagna.

“Colpire i proprietari che mettono a reddito il proprio immobile, nel pieno rispetto delle leggi vigenti, è un attacco ai diritti costituzionali dei cittadini. È ormai chiaro– dice Fagnoni – che certe amministrazioni preferiscono ignorare quanto stabilito dal Consiglio di Stato, che ha già escluso la possibilità per Regioni e Comuni di legiferare su materie come i contratti di locazione, che spettano allo Stato”

“Mosse come quella pensata dalla Regione Emilia-Romagna– dice il presidente di Property Managers Italia – si traducono poi in inefficienza, con uffici pubblici costretti a lavorare su provvedimenti destinati a essere annullati dai tribunali. Ma non solo non risolvono nulla: creano danno economico e confusione normativa, alimentando un clima di ostilità verso chi opera nel settore in modo trasparente”.

“Come associazione che rappresenta imprenditori e molti property managers – conclude Fagnoni –siamo pronti al confronto, ma ribadiamo con fermezza che non è accettabile continuare questa caccia alle streghe, inaugurata dalla Toscana, contro un settore che crea posti di lavoro. Se la giunta regionale sceglierà la strada della forzatura, noi ci difenderemo a suon di ricorsi nelle sedi legali preposte”.

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