Residence a luci rosse, nei guai anche lo storico gestore 90enne. Giro d'affari da 10 milioni in 20 anni

Residence con giro di prostituzione: nove indagati, anche 90enne ed ex moglie 86enne

A cura di Riccardo Giannini Redazione
15 marzo 2024 13:35
Residence a luci rosse, nei guai anche lo storico gestore 90enne. Giro d'affari da 10 milioni in 20 anni -
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Nove indagati, quattro misure cautelari, oltre al sequestro di un immobile, un residence in via Pola a Rimini. Questo il bilancio dell’operazione anti prostituzione della polizia locale, scattata all’alba di oggi (venerdì 15 marzo) e coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani. Le ipotesi di reato riguardano lo sfruttamento, favoreggiamento e tolleranza abituale della prostituzione in concorso.

L’indagine durata tre anni si è conclusa con un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Vinicio Cantarini nei confronti dello storico gestore del residence, un riminese di 90 anni e l’attuale gestore, un campano di 27. Indagata con obbligo di presentazione alla pg è anche l’ex moglie del 90enne, una riminese di 86 anni, e due figli di 66 e 62 anni. Sono tutti difesi dall’avvocato Gian Luca Brugioni. Obbligo di firma per una 69enne rumena, che lavora nel residence come donna delle pulizie.

Residence a luci rosse, tre anni di indagini

L’attività investigativa degli agenti è stata rappresentata da lunghi e continui appostamenti nei pressi del residence nonché da intercettazioni (telefoniche, ambientali ed audiovideo) e dalle informazioni rilasciate dalle donne stesse. Come ha ricostruito polizia municipale, fino al 2020 e per almeno vent’anni, il residence era stato gestito dalla famiglia riminese: il padre 90enne si occupava della contrattazione, l’ex moglie 86enne della riscossione degli affitti dei 13 appartamenti che potevano fruttare anche fino a 30mila euro l’anno.

Il figlio maggiore prima di cedere l’attività aveva quindi costituito una società che nel 2021 era stata acquistata da un imprenditore campano che a sua volto l’aveva ceduta alla società del figlio 27enne, che risulta arrestato perché ultimo gestore (difeso dall’avvocato Maria Rivieccio).

La locazione che veniva riscossa settimanalmente poteva arrivare ad 800 euro per un giro d’affari che in 20 anni ha sfiorato i 10 milioni. Molte le ragazze passate per il residence Portofino e di varie nazionalità: cinesi, brasiliane, filippine, romene e italiane. Tre i protettori indagati, due di nazionalità romena e una cinese. Il residence sequestrato è stato affidato a un curatore giudiziario.

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