Riccione, ex polveriera diventa area verde: "Ma eventi musicali in contrasto con progetto di tutela ambientale"
Gli ambientalisti contro l'affidamento dell'area per eventi musicali
Il progetto di riqualificazione dell’area ex Polveriera di via Piemonte, nella zona di San Lorenzo a Riccione e nell'ambito della realizzazione di un nuovo percorso ciclopedonale, è finito sotto la lente delle associazioni ambientaliste e animaliste del territorio, che sollevano dubbi e contrarietà sull’affidamento del sito a fini di intrattenimento.
L’area, circa 55.000 metri quadrati un tempo adibiti a deposito militare, è stata concessa in affidamento alla società Hi Riviera Srl per l’organizzazione di eventi musicali all’aperto a partire dall’estate 2026. Il canone annuo previsto per l’affitto è di 18.300 euro, a fronte della manutenzione e della cura del verde a carico del concessionario.
Una decisione che ha fatto insorgere i rappresentanti di Ambiente & Salute Riccione, Anpana, Lipu, Wwf, Dna Rimini e il gruppo social Perla Verde Riccione, presenti alla riunione svoltasi in municipio giovedì 6 novembre alla presenza dell’assessore all’Ambiente Cristian Andruccioli, della dirigente Tecla Mambelli e dei tecnici comunali Mario Sala e Rosa Coppola.
Gli attivisti, pur esprimendo apprezzamento per il finanziamento regionale di 756.000 euro ottenuto nell’ambito del progetto Recore (Rafforzamento Rete Ecologica Regionale), che punta alla rinaturalizzazione del torrente Marano, denunciano una contraddizione tra la tutela della biodiversità e la realizzazione di eventi estivi “inevitabilmente impattanti su un ecosistema fragile e prezioso”.
"Da un lato si parla di valorizzazione naturalistica – osservano le associazioni – dall’altro si autorizzano concerti notturni in un’area boschiva, a ridosso di un fiume che spesso esonda. Ci chiediamo come queste due finalità possano convivere".
Gli ambientalisti segnalano anche i possibili rischi di sicurezza per il pubblico, data la prossimità del torrente Marano, la mancanza di parcheggi e navette e la densità urbanistica della zona di San Lorenzo.
Le associazioni hanno chiesto così un incontro con la sindaca Daniela Angelini e con l’assessore al Patrimonio Alessandro Nicolardi, promotore dell’affidamento, per ottenere chiarimenti sulla gestione dell’area e sulla natura degli interventi di manutenzione del verde.
"Vogliamo capire nel dettaglio – spiegano – in cosa consisterà la sistemazione dell’area, quali alberi o arbusti saranno tagliati o potati, e come verrà garantita la tutela del bosco esistente".
Nel frattempo, gli ambientalisti hanno concordato con l’assessore Andruccioli un sopralluogo congiunto insieme a tecnici comunali e specialisti, per monitorare la situazione e censire l’avifauna presente nella zona.
In chiusura della loro nota congiunta, le associazioni esprimono "dispiacere e netta contrarietà per l’ennesimo esempio di uno spazio naturale trasformato in palcoscenico, senza considerazione per la vita selvatica e per i benefici ecosistemici che porta alla comunità".
12.5°