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Riccione, l'ex Etichettificio Dany chiude entro la fine dell'anno. I sindacati: "Non lo permetteremo"

In questi anni l’etichettificio ha prodotto fatturati importanti e, nel contempo, ha dato lavoro a circa 60 lavoratori e alle loro famiglie

A cura di Redazione
05 luglio 2025 10:11
Riccione, l'ex Etichettificio Dany chiude entro la fine dell'anno. I sindacati: "Non lo permetteremo" -
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Nell'area industriale di Riccione, tra tante realtà aziendali di successo, ne spicca una che, da azienda leader non solo in provincia, ha comunicato il 30 giugno scorso l'intenzione di chiudere il sito produttivo di Riccione entro la fine dell’anno.

Si tratta dell'ex Etichettificio Dany, che tre anni fa passò di mano dal suo fondatore Marco Olivieri al gruppo All4labels, multinazionale la cui proprietà è nelle mani del fondo svedese di Private Equity, Triton Capital.

In questi anni l’etichettificio ha prodotto fatturati importanti e, nel contempo, ha dato lavoro a circa 60 lavoratori e alle loro famiglie.

La All4labels, dopo un periodo di assoluto silenzio – lasciando intendere che il business aziendale del sito di Riccione fosse coerente con le strategie del gruppo – il 30 giugno scorso ha convocato le Organizzazioni Sindacali per comunicare l’intenzione di chiudere il sito riccionese entro la fine dell’anno, cercando, a loro dire, tutte le strade per soluzioni non traumatiche nei confronti dei lavoratori.

C’è qualcosa che non torna a SLC CGIL - FISTEL CISL- UILCOM UIL. Perché, al di là dei proclami, la All4labels ha imposto un’accelerazione significativa e reale dei tempi di chiusura, con tentativi di “autospegnimento” del sito produttivo attraverso dimissioni spontanee, ma anche con un anomalo calo di lavoro e l’invio di semilavorati ad altri stabilimenti italiani di loro proprietà. "Questo, come Organizzazioni Sindacali,non lo permetteremo!"

Le dichiarazioni:

"Se la “soluzione non traumatica” nei confronti dei lavoratori significa proporre lo stesso lavoro in altre sedi in Italia, allora pensiamo di trovarci di fronte a chi si immagina il lavoro come uno strumento nel quale il lavoratore deve essere sacrificabile in nome di tutto: la persona comemercee non comeinvestimento per il futuro."

"L’azienda è sana, al pari degli altri siti, e per questo non comprendiamo quale sia il reale motivo della chiusura. Ad oggi non ci sono stati forniti dati economici a supporto, né è stata consegnata alcuna documentazione."

"Ciò che rimane, per ora, di concreto sul tavolo negoziale è la dichiarazione aziendale e il posizionamento sindacale, che informerà tutti i lavoratori dell’Etichettificio in assemblea nei prossimi giorni. Nel frattempo, ci stiamo già muovendo per mettere in piedi le azioni di contrasto a questa scelta sbagliata, a partire dal coinvolgimento delle Istituzioni locali e regionali, senza escludere l’allargamento della vertenza alle Federazioni sindacali nazionali."

"Non staremo fermi a guardare una scelta presa in stanze dove, oltre ai numeri, non c’è altro. Di sicuro non c’è la conoscenza del territorio, con tutti i suoi risvolti sociali, sui quali coinvolgeremo tutte le Istituzioni interessate."

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