Riccione, tensioni sul caso Renata Tosi. Angelini: "Nessun complotto, il debito va saldato"
Le dichiarazioni della sindaca in consiglio comunale

In apertura del consiglio comunale di ieri sera (27 marzo) la sindaca di Riccione, Daniela Angelini, ha preso atto della decisione del presidente del Consiglio comunale di rinviare la trattazione dell’incompatibilità della consigliera Renata Tosi alla prossima seduta. Una scelta che Angelini definisce “non dovuta”, considerando che le procedure sono state svolte correttamente, ma comunque opportuna per favorire un clima di maggiore serenità nel dibattito.
Angelini respinge le accuse della consigliera Tosi, secondo cui l’amministrazione comunale vorrebbe evitare il confronto e forzare la sua estromissione dal consiglio. La sindaca evidenzia come queste stesse argomentazioni vengano portate avanti anche dal legale di Tosi, che ricopre anche il ruolo di segretario delle Liste civiche di centrodestra.
Le cause del debito di Renata Tosi
Daniela Angelini ha quindi ricostruito i fatti all’origine del caso. Durante il suo mandato come sindaca di Riccione, Renata Tosi ha richiesto e ottenuto il rimborso delle spese legali da parte del Comune per alcune cause. Tuttavia, avendo perso queste cause, non aveva più diritto ai rimborsi ricevuti, che l’assicurazione non ha coperto. Di conseguenza, il Comune di Riccione ha richiesto a Tosi la restituzione delle somme ricevute, che tuttavia non sono state ancora saldate.
A causa di questo mancato pagamento, il Comune si è trovato nella condizione di dover intentare causa contro l’ex sindaca, creando così una “lite pendente” tra la consigliera e l’ente. Questo ha portato alla sua condizione di incompatibilità, come previsto dalla normativa.
Il parere del Ministero dell’Interno
Per dirimere la questione, su richiesta della minoranza, il presidente del Consiglio comunale ha chiesto un parere al Ministero dell’Interno. Il ministero, lo scorso gennaio, ha chiarito che la restituzione delle somme anticipate dal Comune per le spese legali non è riconducibile all’esercizio del mandato amministrativo, bensì a una questione patrimoniale personale.
Angelini ribadisce che il problema non riguarda un conflitto politico tra lei e Tosi, ma un debito personale dell’ex sindaca nei confronti del Comune di Riccione, e quindi di tutti i cittadini.
L’invito a saldare il debito
La sindaca evidenzia che il Comune ha già avanzato una proposta transattiva, che prevede la rateizzazione del debito e la cancellazione della causa al pagamento della prima rata. Tuttavia, finché il debito non sarà saldato, la condizione di incompatibilità di Tosi resterà un fatto oggettivo.
“Non esiste nessun complotto, nessuna congiura di palazzo”, afferma Angelini. “C’è semplicemente un debito che va saldato. Oppure vogliamo sostenere che anche il Ministero dell’Interno, a guida del centrodestra, ha deciso di prendere parte a questo complotto?”.
La sindaca auspica che nel prossimo consiglio comunale il dibattito si basi su fatti oggettivi, senza strumentalizzazioni politiche. “Mi creda Renata Tosi, avremmo preferito tutti evitare di regalarle questa vetrina in cui lei ha scelto di interpretare il ruolo di vittima. Ma ha fatto tutto da sola, intentando cause che si sapeva benissimo che avrebbe perso in partenza e non pagando il suo debito verso la collettività”.