Rimini allagata, assessore difende sistema fognario. Furia Renzi: "Risarcite cittadini e commercianti"
Il sistema fognario di Rimini ha retto durante il violento temporale: Montini replica a Lisi e Renzi

“Il sistema fognario di Rimini ha funzionato regolarmente in occasione del violento temporale di sabato scorso 3 agosto che ha allagato alcune zone del centro storico. Una volta che l’acqua è defluita non sono rimasti fango, melma e sporcizia“. Parole dell’assessore Anna Montini, come riporta la DIRE.
“Non ci sono stati rigurgiti fognari, l’acqua andata via era pulita perché piovana ed è rimasta poco tempo” ha spiegato ieri sera (martedì 6 agosto) in Consiglio comunale a due interrogazioni sull’evento presentate da Fratelli d’Italia e del gruppo Gloria Lisi, che chiedevano conto dei ritardi nell’apertura degli scarichi a mare e delle eventuali responsabilità in capo a Comune, Anthea e Hera, avanzando entrambe la richiesta di risarcimento danni per cittadini e attività.
“L’evento è stato eccezionale”, ha replicato Montini. I pluviometri Rimini Ausa e Rimini Urbana hanno rispettivamente registrato 73 e 65 millimetri di acqua, di cui 53 e 51 piovuti in mezz’ora, dalle 13.15 alle 13.45. Rispetto all’alluvione, nel maggio 2023 i millimetri furono 90, ma in 24 ore.
Per cui, prosegue l’assessore, il temporale di sabato è assimilabile a quello del giugno 2013, “un evento che non si era mai verificato“. E si è concentrato in particolare su Rimini e il centro storico. Comunque, ha confermato, “l’impianto di piazza Kennedy ha funzionato a regola d’arte”. Si sono riempite la vasca di prima pioggia e quella di laminazione, dopo di che lo scarico in battigia si è aperto per tre quarti d’ora fino alle 14.31, mentre le condotte a mare sono state chiuse alle 18.16. Complessivamente sono stati gestiti 400.000 metri cubi d’acqua.
“Nessun problema di gestione dell’impianto Ausa“, mentre l’impianto di sollevamento di Santa Chiara “ha evitato allagamenti maggiori“. In centro storico, ha proseguito, si è verificato un “effetto di scorrimento” delle acque, come per una piscina si sono accumulate nelle zone più basse per l’eccessiva quantità delle piogge. Ma senza lasciare fango. Complessivamente si sono allagati quattro sottopassi su 56, i semafori hanno funzionato in maniera regolare e“non ci sono responsabilità in capo ad Anthea e Hera“.
Con il Psbo, ha concluso Montini, dall’estate 2021 nonostante diversi eventi solo in un caso si è aperto lo scarico in battigia, per l’alluvione del maggio 2023. Il progetto è “dinamico, prima prevedeva solo la condotta Kennedy poi è stato fatto un aggiornamento” e sono previste ulteriori vasche di laminazione i cui lavori inizieranno a settembre, così da rafforzare la sicurezza idraulica della città. In programma e anch’essa già finanziata c’è pure la dorsale Ausa che alleggerirà ulteriormente la situazione. L’inizio lavori è “imminente“.
Rimini allagata, l’attacco di Gioenzo Renzi
In risposta Gioenzo Renzi attacca l’amministrzione comunale, definendola reticente nelle risposte.
“A conferma di quanto avevo anticipato, è stato reso noto che l’apertura della paratia di Rimini Ausa e degli scarichi a mare, è avvenuta alle 13.47, con 45 minuti di ritardo rispetto all’inizio del temporale (ore 13.02)”, incalza Renzi.
“Preso atto dei ritardi e dei rilevanti allagamenti registrati e videodocumentati, lascia interdetti la contraddittoria dichiarazione dell’amministrazione comunale: il funzionamento dell’Impianto Ausa, ossia dell’impianto in Piazzale Kennedy è stato a regola d’arte”, argomenta il capogruppo di Fratelli d’Italia.
“Anche riguardo al funzionamento dell’impianto realizzato nel 2020 in Via Santa Chiara, l’amministrazione comunale non ha fornito dettagli, limitandosi a dire che ha sicuramente evitato un allagamento maggiore: non dimostrato. Dobbiamo inoltre smentire categoricamente l’affermazione dell’amministrazione che ha dichiarato l’assenza di melma o residui relativi agli allagamenti; come visibile dai filmati, Corso d’Augusto era invaso da un fiume d’acqua nera e ancor oggi è possibile riscontrare i residui maleodoranti degli allagamenti, in negozi, bar, garage“, prosegue Renzi.
“Completamente ignorata la mia richiesta di indennizzo per gli esercenti e i residenti che hanno subito, per responsabilità altrui, danni documentati. Occorre prender atto che l’amministrazione comunale si è giustificata, cercando di enfatizzare l’eccezionalità dei millimetri di pioggia caduti. Siamo a dover evidenziare che invece tali eventi, sono sempre più frequenti, l’amministrazione ha il dovere di prevenire, investire, tutelare e rimborsare i riminesi da tali danni“, chiosa.