Rimini - Arezzo 1-2. Mister Raimondi: 'Nel primo tempo pagata l'emozione: avevamo paura di giocare. Bisogna lavorare e crescere in condizione e affiatamento'
Il tecnico biancorosso: 'Nella ripresa abbiamo dimostrato di essere vivi'. La gioia di baby Cherubini

Esordio amaro al Neri per il Rimini al cospetto della matricola Arezzo, squadra collaudata, che ha vinto con merito (1-2) stringendo i denti nel finale dopo la rete biancorossa, ma in precedenza vicina alla terza marcatura con Pattarello.
Rimini con l’attenuante delle assenze (18 giocatori e referto contro i 24 della squadra toscana), un centrocampo raffazzonato e ben sei under in campo inizialmente (cinque per gli amaranto), è andato fuori fase nei primi 45 minuti chiuso sotto per 0-1 con gol avversario quasi allo scadere.
Il tecnico del Rimini Gabriel Raimondi cerca di guardare il lato positivo: “Nel primo tempo abbiamo subito l’iniziativa dell’avversario, eravamo contratti, tesi, con la paura di giocare addosso al contrario di quanto era accaduto nelle amichevoli. Abbiamo bruciato energie nei primi 60 minuti, corso troppo dietro all’Arezzo che è una signora squadra, più avanti di noi nella condizione, pagando dazio al fatto che da poco tempo giochiamo insieme. Bisogna dare tempo ai ragazzi di adattarsi alla categoria. Abbiamo tempo per lavorare”.
Le cose positive?
“Sono soddisfatto di quello che il Rimini ha mostrato nel secondo tempo, ci siamo dimostrati vivi. La squadra ha accettato il duello, ha speso bene le energie, ha manifestato voglia di lottare, di riprendere il risultato. Con l’ingresso di Morra siamo cresciuti. Sono convinto che miglioreremo giorno per giorno”.
Quanto ha condizionato il gol subito al 45′ del primo tempo, subito prima dell’intervallo?
“In verità avremmo potuto subirlo prima, l’Arezzo meritava il vantaggio. Il mio più grosso rammarico è per l’infortunio occorso a Lombardi. Ho perso un giocatore importante, spero che non sia niente di grave”.
Sui due gol subiti la fase difensiva non è parsa impeccabile.
“Entrambi erano evitabili, sono nati da una palla persa e abbiamo lasciato troppo spazio all’avversario nella preparazione e nella finalizzazione. Dobbiamo lavorare”.
Il giovane Lorenzo Cherubini, classe 2005, autore del gol dell’1-2 biancorosso racconta. “Non mi aspettavo neanche di essere convocato, figuratevi di giocare. Il gol? Quando la palla mi è arrivata sui piedi ho tirato senza pensarci. Un premio per i tanti sacrifici fatti Una sensazione molto bella. Dopo la rete ci siamo rialzati tutti insieme, avremmo potuto anche pareggiarla. Un po’ di rammarico c’è”.
Cosa si aspetta da questa stagione?
“Io sono il più giovane e mi sento di poter prendere tanto dai più grandi. Sinceramente non pensavo neanche di rimanerci a inizio anno”.
C’è un ringraziamento particolare per questo gol?
“Lo dedico a tutta la squadra, soprattutto al mister che mi ha dato la fiducia e mi ha detto prima di entrare: ‘Vai a fare quello che sai fare’.”
QUI AREZZO Paolo Indiani, 68 anni e dieci campionati vinti dalla D alla C, analizza così il match: “Vittoria meritata, per sessanta minuti siamo stati molto belli con vantaggio meritato che avremmo dovuto trovare prima con la mole di gioco che abbiamo sviluppato, poi ci siamo abbassati, abbiamo accusato la stanchezza, qualche mio giocatore ha accusato i crampi penso anche per il fondo a cui non siao abituati ed il Rimini è uscito fuori accorciando le distanze dopo che noi abbiano sfiorato il 3-0 con Pattarello. Sul 2-1 siamo stati bravi a reggere e in fondo il Rimini non ha avuto occasioni. Se fosse finita in pareggio non credo sarebbe stato il risultato giusto. Le statistiche lo testimoniano”.
ste.fe.