Documento falso per prendere la disoccupazione: cittadina moldava nei guai a Rimini
Dall’inizio dell’anno la Polizia di Frontiera di Rimini ha arrestato 31 persone per possesso di documenti d’espatrio falsi
Prosegue senza sosta l’attività di contrasto all’immigrazione clandestina da parte della Polizia di Frontiera di Rimini. Nelle scorse ore gli agenti hanno arrestato una cittadina moldava che, per eludere i controlli, utilizzava un documento d’identità rumeno risultato contraffatto. L’episodio risale a ieri (giovedì 4 dicembre), quando il personale della Polaria ha proceduto all’identificazione di una donna impiegata in una struttura alberghiera della città. Il documento esibito, una carta d’identità rumena valida per l’espatrio, ha sin da subito destato sospetti negli agenti, che hanno richiesto la verifica da parte degli esperti in falso documentale. Gli accertamenti tecnici hanno confermato la falsificazione e permesso di accertare la reale nazionalità moldava della donna.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’espediente avrebbe consentito alla donna, presente irregolarmente in Italia, di muoversi liberamente all’interno dell’area Schengen, sfruttare le agevolazioni previste per i cittadini comunitari e gli stranieri regolarmente soggiornanti e ottenere indebitamente anche l’indennità di disoccupazione.
Questa mattina l’arrestata è stata accompagnata davanti al Tribunale di Rimini per il giudizio direttissimo. Dopo la convalida del fermo, la donna è stata posta a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura per l’avvio delle procedure di espulsione dal territorio nazionale.
Dall’inizio dell’anno la Polizia di Frontiera di Rimini ha arrestato 31 persone per possesso di documenti d’espatrio falsi e ha eseguito oltre un centinaio di respingimenti alla frontiera, in un’attività costante di controllo e vigilanza sui flussi in ingresso nel territorio nazionale.
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